(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

«Rafa capisce che il percorso nei prossimi anni deve essere al Milan, lo capisce e ce lo dice. Poi ci sarà una trattativa ma noi sappiamo che i giocatori forti vanno pagati per il loro valore Se la squadra crescerà ancora, Leao avrà tutto per competere al massimo. Poi certo, non esiste un incedibile per tutte le squadre del mondo». Così ha parlato Paolo Maldini a La Gazzetta dello Sport, in merito a uno dei temi caldi in casa Milan, il rinnovo di Rafael Leao.

«Leao ha una situazione difficile che deriva dal passaggio al Lilla, questo lo sta condizionando molto e ha fatto sì che i nostri interlocutori spesso siano cambiati. Rafa però è grato a noi e a me interessa quello che ci dice lui. Ci sono buone possibilità di trovare un accordo».

Su De Ketelaere: «A dire la verità, noi abbiamo provato a prendere Botman. In quel caso, per la trequarti avremmo virato su un prestito. L’idea era non prendere giocatori medi, noi dobbiamo prendere giocatori di grandissima prospettiva e Charles è uno di loro. Dobbiamo aspettarlo ma abbiamo pochissimi dubbi su di lui. E’ un giocatore forte da tanti punti di vista, è 1.92, è forte di gambe, è forte di testa, ha caratteristiche di altissimo livello».

Senza dimenticarsi di Ibrahimovic: «Al rinnovo, gli abbiamo detto subito che deve considerarsi un calciatore al 100%. Ha un po’ questa ansia di dover smettere ma deve stare tranquillo, la vita gli ha sempre sorriso. Cosa farà dopo? Farà Zlatan. Punto. Quello è il suo ruolo».

Passando poi alla nuova proprietà, Maldini parla di Gerry Cardinale: «Gerry ha energia e ascolta, questo mi piace molto. L’idea trasmessa è di continuità tra Elliott e RedBird, che ha preso un club risanato e adesso dovrebbe riuscire a risalire verso obiettivi più grandi. Cardinale ha fatto promesse? Io non ho promesse, ma posso farne una: non andremo mai oltre i limiti economici. Per competere, dovremo aumentare i nostri ricavi e il nostro monte ingaggi. In questi tre anni i ricavi sono molto aumentati, è normale che ora si debba andare anche a investire. Siccome si parla di continuità tra proprietà, è arrivato il momento, con gradualità, di rispettare il progetto che prevede un incremento dello sforzo economico in base ai ricavi.
Non faremo niente che non sia nelle nostre possibilità economiche. La ventesima della Premier ha budget superiore al nostro, noi abbiamo storia e più idee».

A proposito di ricavi, sul discorso stadio Maldini ha detto: «Non è un problema condividere lo stadio. San Siro è pieno di ricordi per me e i milanisti ma la domanda è un’altra: vogliamo vivere di ricordi o creare qualcosa di nuovo?».

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