Tra oggi e domani si terrà il vertice dei leader del centrodestra per sciogliere i tanti nodi ancora intricati e permettere poi a Giorgia Meloni di definire la sua squadra di governo. Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, bisognerà comunque attendere il 21 ottobre per la nascita dell’esecutivo, quando Mario Draghi tornerà dal vertice europeo sull’energia.
Ma Meloni sa quanto sia urgente chiudere questa fase in cui a dominare la scena sono state le trattative sui posti, le liti con gli alleati, da Berlusconi alla Lega di Salvini. Il primo appuntamento sarà sui presidenti delle Camere. In Fratelli d’Italia si considera pressoché chiuso l’accordo: Ignazio La Russa al Senato e il leghista Riccardo Molinari alla Camera.
Passando ai ministri, tra i nomi per l’Economia ci sarebbe ancora quello di Giorgetti. Ancora aperto il caso Ronzulli, con Berlusconi che per lei continua a pretendere un dicastero di peso, «con portafoglio», se non la Sanità, come da prima richiesta, o le Infrastrutture o l’Agricoltura; possibile mediazione, il Turismo. Non è detto però che la fedelissima del Cavaliere non possa essere esclusa dalla squadra, confermando invece Antonio Tajani agli Esteri.
Urso è invece sempre più solido alla Difesa, il prefetto Piantedosi rimane favorito per gli Interni, Nordio alla Giustizia. Ultimo capitolo, cruciale, gli altri ministeri economici. C’è anche un’ipotesi che non corrisponde all’idea di base di Meloni, ma che resta in corso di valutazione: istituire un ministero all’Energia. Superando l’attuale accorpamento della delega al ministero per la Transizione ecologica ma anche quello precedente con lo Sviluppo economico.
Un ministero che sottolineerebbe la crucialità del tema energetico, da affidare a una personalità come il già amministratore delegato di Enel ed Eni Paolo Scaroni, attuale presidente del Milan e che di recente era già stato accostato a Milano-Cortina 2026, in qualità di amministratore delegato. Infine, sul tavolo anche il nome del presidente di Imi Intesa Gaetano Micciché, che non dispiacerebbe affatto a Silvio Berlusconi.