Eddie Howe, allenatore del Newcastle, ha avvertito i tifosi che il club inglese non potrà continuare a spendere più di 100 milioni di sterline (115 milioni di euro circa) in ogni sessione di mercato. La società – ricorda The Times – ha investito circa 211 milioni di sterline per i calciatori da quando il club è stato rilevato da una cordata guidata dal Public Investment Fund dell’Arabia Saudita (PIF).
Otto giocatori sono arrivati nelle successive due finestre di mercato dopo la cessione della società da parte dell’ex proprietario Mike Ashley, incluso l’acquisto da record del club: l’attaccante svedese Alexander Isak, arrivato dagli spagnoli della Real Sociedad e pagato 60 milioni di sterline.
Tuttavia, Howe ha detto che un investimento così continuo per la rosa, a quei livelli, non può andare avanti. «Penso che sia insostenibile. Sappiamo che dovremo controllare queste spese, di sicuro. Dobbiamo essere consapevoli di questo fatto. È qui che dobbiamo migliorare tutti gli aspetti della squadra per assicurarci di non dover andare sul mercato dei trasferimenti e spendere quei soldi», le parole del tecnico.
«Possiamo produrre più giocatori nostri? Possiamo migliorare tutto ciò che forniamo in modo da non dipendere così tanto da enormi commissioni per i trasferimenti? Perché in futuro sarà molto difficile per tutti i club spendere quel tipo di denaro in modo coerente», ha aggiunto ancora Howe parlando degli investimenti per migliorare la squadra.
Il direttore sportivo del Newcastle Dan Ashworth ha dichiarato la scorsa settimana che l’attuale livello di spesa del club è insostenibile, nonostante la società abbia i proprietari più ricchi del calcio mondiale. A Howe è stato chiesto se pensa che i fan del Newcastle siano consapevoli che l’attuale livello di spesa non può essere replicato in ogni mercato: «Mi piacerebbe pensarlo. Hanno un alto livello di comprensione. Sono sicuro che lo fanno».
Tornando sul tema e sulle parole del Ds, l’allenatore dei bianconeri ha concluso così il suo ragionamento: «Ashworth ha fatto quel commento. Ovviamente, prendo le mie informazioni da lui, quindi entriamo nella finestra di mercato successiva sapendo che sarà molto diversa dall’ultima. Non ci sono due finestre uguali».