Il caso sul nuovo stadio in zona San Siro sta coinvolgendo diverse personalità, fra cui il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, con un botta e risposta a toni altissimi.
E ora a dir la sua, ampliando il discorso sul tema della costruzione degli stadi in Italia, ci pensa Urbano Cairo, proprietario e presidente del Torino.
«Ci sono molte società – ha dichiarato al Sport Industry Talk, organizzato da RcsAcademy e Corriere della Sera. – che hanno trovato difficoltà notevoli a costruire uno stadio, qualcuno ha deciso addirittura di non farlo più. È un tema importante. Dalle autorità servono meno lacci e lacciuoli. L’Italia ha ancora un potenziale incredibile, ma dobbiamo fare le scelte giuste. Per questo servono aiuti per investire di più nelle infrastrutture e nei giovani».
Il numero uno del club granata ha anche parlato in generale del momento del calcio italiano: «A oggi i ricavi sono in contrazione, la Serie A era in passato il secondo grande mercato europeo a stretto contatto dall’Inghilterra. Come Lega abbiamo fatto errori di gestione, soprattutto su come vendere i diritti all’estero, e non abbiamo avuto un aumento di ricavi come altri. Per questo si è dovuto operare sui costi, vale a dire sugli stipendi dei calciatori. Serve quindi un limite, con regole a livello internazionali».