Lorenzo Casini stipendio
Lorenzo Casini (foto CF - Calcio e Finanza)

“Il salary cap si può pensare solo a livello internazionale. Gli studi hanno accertato che le società che vincono sono quelle che pagano di più i giocatori e se dobbiamo pensare di mettere un tetto agli stipendi dovrà essere per forza a livello globale”. Lo ha detto il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini, intervenuto intervenuto al Sport Industry Talk, organizzato da Rcs Academy e Corriere della Sera.

“Il calcio italiano ha bisogno di risorse, ma intervenire in questa fase emergenziale non vuol dire dare soldi alle società, piuttosto permettergli di produrli. Fondi? Adesso i fondi, più fondi, si sono fatti avanti. Manifestazioni di interesse. Vediamo se sarà possibile avere investitori per aiutare la A. Ma attenzione, sono investitori e vogliono qualcosa in cambio”.

“Risorse, infrastrutture e cultura: sono questi i punti per rilanciare il calcio italiano. Il calcio ha sofferto moltissimo la pandemia, non ricevendo quanto hanno ricevuto altri settori, giustamente. Ma ora è il momento giusto per trovare anche altri risorse. Non bisogna dare soldi al calcio, ma consentire di produrli”, ha aggiunto.

“C’è un clima di piena collaborazione con la Federazione, subito dopo l’eliminazione i club hanno subito messo a disposizione i giocatori della nazionale che è sacra”. “Speriamo che arrivino gli Europei del 2032, è una occasione da non fallire, ma spero che si lavori aldilà degli Europei perché gli stadi sono la fabbrica di questo sport”, ha detto Casini.

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