Parma incontro curatori eventi sportivi – Il Parma ha reso noto che “nella serata di ieri Vincenzo Piazza, nominato il 22 aprile scorso dal Tribunale di Parma curatore fallimentare della società Eventi Sportivi, ha incontrato a Collecchio i colleghi Angelo Anedda ed Alberto Guiotto. I curatori, nel corso dell’incontro, hanno convenuto sull’opportunità di stabilire un modus operandi condiviso da entrambe le parti, di analizzare le eventuali convergenze di interessi e studiare iniziative comuni efficaci, caratterizzate dall’urgenza della situazione”.
La nota del club prosegue così: “Dall’incontro è emerso che, pur rimanendo le due procedure distinte, le rispettive curatele lavoreranno nell’ottica del dialogo e della collaborazione, coordinando le varie attività che verranno poste in essere volte a preservare, in primo luogo, la massimizzazione del risultato complessivo nel rispetto degli interessi delle singole masse dei creditori”.
Il Tribunale ha dichiarato fallita l’ex controllante del Parma Calcio lo scorso 22 aprile. Secondo la sentenza “lo stato di insolvenza appare conclamato ed irreversibile” con una “situazione debitoria complessiva, secondo le risultanze del bilancio al 30 giugno 2014, ultimo rendiconto disponibile, di euro 63.786.083, a fronte di un attivo patrimoniale di circa euro 12 milioni“. Respinta così la richiesta dell’avvocato di Manenti, Antonio Palmieridi, di incompetenza territoriale che indicava come Tribunale competente quello di Brescia (città dove ha sede legale la Eventi Sportivi spa). Il Tribunale di Parma ha rigettato la richiesta ”secondo la costante interpretazione che identifica la sede principale con il luogo in cui si svolge prevalentemente l’attività amministrativa e direttiva dell’impresa, ossia dove si trova il centro propulsore dell’attività”.
Nel frattempo, i calciatori del Parma si sono dimezzati lo stipendio. Si ridurranno il compenso del 50% per facilitare il lavoro dei curatori fallimentari, che hanno appunto il compito di abbassare il debito del club, che al 19 marzo toccava i 74 milioni di euro. Bastassero loro, il Parma potrebbe già tirare un sospiro di sollievo. Invece la società ha altri 130 giocatori di proprietà che al momento giocano con altre squadre. E loro sono ancora convincere. Entro il 30 aprile il giudice delegato Pietro Rogato dovrà decidere se si potrà andare ancora avanti con l’esercizio provvisorio.