Neymar assoluzione
(Foto: Alex Grimm/Getty Images)

Tutti assolti. Il caso noto come “Neymar-DIS” si chiude senza condanne. Questa la sentenza pubblicata oggi dal tribunale di Barcellona relativa al passaggio del giocatore brasiliano dal Santos al Barcellona e risalente ormai a quasi dieci anni fa, il 2013.

A chiamare in tribunale Neymar era stata la società di investimento brasiliana DIS che all’epoca dell’affare deteneva il 40% del cartellino dell’asso brasiliano. La società in questione sosteneva che il Barcellona avesse pagato più di quanto avesse dichiarato per il cartellino dell’attaccante brasiliano e pertanto la procura aveva formulato accuse di corruzione e truffa.

Il processo è iniziato lo scorso 17 ottobre per chiudersi due settimane dopo con la procura spagnola che aveva inizialmente chiesto condanne per 5 anni e 10 milioni di euro di risarcimento danni all’ex presidente del Barcellona Sandro Rossell e 2 anni e 10 milioni di multa per Neymar e suo padre.

Sentendo le varie testimonianze dei soggetti chiamati a deporre da accusa e difesa, fra cui figurava anche il presidente del Real Madrid Florentino Perez per una eventuale offerta ufficiale avanzata ai tempi dai Blancos, la procura aveva già ritirato tutte le accuse, spianando la strada verso l’assoluzione che è stata ufficializzato quest’oggi.

Secondo il giudice il passaggio di Neymar dal Brasile alla Catalogna non è stato viziato da alcun reato economico. Assolti dunque anche il Santos, il Barcellona, l’ex presidente Josep Maria Bartomeu, la mamma di Neymar e la N&N, la società di Neymar padre e figlio.

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