Sarà presto realtà “Serie A Tv”, un servizio che permetterà di vedere le partite in streaming su cellulare e pc. Anche di questo si è dibattuto venerdì scorso in Lega Calcio. Marco Bogarelli – presidente di Infront – ha raccontato a Radio 24 l’accesa discussione con “Andrea Agnelli, un normale dibattito, sono cose che succedono. Lui ha chiesto dei chiarimenti e io credo di essere stato abbastanza esaustivo nel rispondergli. La discussione – ha spiegato Bogarelli – non è avvenuta sul pacchetto C (le immagini del prepartita negli spogliatoi, le interviste nell’intervallo e la prima scelta nelle interviste post partita, tutto finito in mano a Mediaset, ndr) dove c’è stata l’unanimità rapida senza nessuna discussione, ma su quella che viene chiamata ‘SerieATv’, che sarà una nuova distribuzione diretta a un consumatore di partite in streaming via mobile e via internet”.

Il presidente di Infront ha detto che “Agnelli si è talmente convinto che ha chiesto se poteva investire anche lui, di certo non come Juventus, ma privatamente o con altre aziende. Il dibattito c’è stato ma alla fine alle votazioni c’è sempre unanimità. Per altro l’unanimità è una cosa molto frequente in Lega da quando noi la frequentiamo, mi ricordo pochissime votazioni finite non all’unanimità”.

Il numero uno della società che gestisce i diritti tv della Serie A torna sul suo presunto legame con Lotito che gli garantirebbe un enorme potere sulla Serie A: “Lotito conta come tutti gli altri, un voto come Agnelli. A volte si lascia andare, dà delle interpretazioni sue in cui sintetizza delle storie un po’ diverse per poi tirare l’acqua al suo mulino”. Il riferimento chiaro è all’intercettazione di febbraio con il ds dell’Ischia Pino Iodice, nel corso della quale il presidente della Lazio si era vantato di aver messo d’accordo Murdoch e Berlusconi e di aver garantito alla Lega i soldi dei diritti tv. Proprio a partire da queste illazioni l’Antitrust ha aperto l’indagine che la settimana scorsa ha agitato gli ambienti televisivi e della Lega Calcio.

“Sappiamo che Agnelli e Lotito sono in contrapposizione su tante cose – ha detto Bogarelli – poi c’è chi riesce sulla sua linea ad aggregare più persone e altri che riescono ad aggregare meno, dipende dalle situazioni. La sintesi di tutto questo, però, è il dibattito che ripeto spesso finisce con l’unanimità o la quasi unanimità. E’ chiaro che non siano tutte rose e fiori quando si parla anche di soldi, a volte c’è uno spostamento: si propone una cosa poi si vota una cosa simile che magari non è quella iniziale perché il dibattito viene recepito da chi poi riesce ad aggregare la maggioranza dei voti”. Danni ad Infront per l’apertura della procedura dell’Antitrust? “Se questa è la ricaduta – spiega Bogarelli – certamente qualche fastidio più che danno lo ha fatto”.

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25 anni, milanese, giornalista professionista freelance. Liceo classico, studi umanistici e poi il master in giornalismo alla Walter Tobagi. Ho lavorato per Sportmediaset, Telelombardia, Goal.com, Datasport e Milanotoday.