Il giorno dopo lo scandalo (annunciato) degli arresti nella Fifa, i nemici di Blatter trovano la strada spianata per le proprie invettive. Al coro di indignazione per le indagini sull’organo di governo del calcio mondiale si unisce anche Mino Raiola, procuratore tra gli altri di Ibrahimovic e Balotelli, che per qualche giorno aveva lanciato – mesi fa – la propria candidatura alla presidenza Fifa. Poi ci aveva ripensato, ma di idee per cambiare il sistema ne ha più d’una: “L’Fbi? Sono i miei eroi. E che ancora una volta devono salvarci gli americani, perfino nel calcio. Ma certo questo ennesimo scandalo non mi sorprende. Perché al vertice della Fifa c’è un dittatore corrotto, drogato di potere”. D’accordo, Blatter al momento non è indagato, ma per Raiola “due sono le cose: o è corrotto anche lui o, se non lo è, ha controllato male quei dirigenti arrestati. Quindi è scarso in ogni caso. Uno scandalo dopo l’altro, deve dimettersi subito”.
Ma al momento il quasi 80enne svizzero è ancora strafavorito sullo sfidante Ali Bin Al-Hussein per le elezioni presidenziali che la Uefa stessa ha chiesto di rinviare. La confederazione asiatica ha confermato il suo appoggio al presidente uscente. Per Raiola le cose sono chiare: “Se Blatter verrà rieletto, l’Uefa deve lasciare la Fifa. Come fanno federazioni come quella italiana, olandese e tedesca a restare in un sistema diretto da questo dittatore? Se lo fai, vuol dire che ci stai bene, diventa complice. E non c’è cosa peggiore dell’indifferenza: Dante disprezzava gli ignavi”.
Il re dei procuratori ci mette dentro “quelli che, nonostante tutti questi scandali, si ostinano a confermare Blatter al vertice della Fifa. Di più: chi lo vota è corrotto anche lui e deve essere indagato perché complice di un sistema malato. Quindi anche Tavecchio e i presidenti di altre federazioni, se non ne escono. Io da anni denuncio che la Fifa ha la stessa struttura della mafia. Se Blatter viene rieletto, la Fifa deve entrare nella black list come organismo bandito dalla comunità internazionale. Bisogna cambiare tutto”.
Si arriva già alle proposte: “La Fifa va organizzata come una struttura aziendale o una società di calcio. Basta con il presidente esecutivo, che decide tutto come un dittatore. Va bene il presidente, sì, ma poi serve anche un organo di controllo che vigili, un consiglio d’amministrazione cui rendere conto”. Per Raiola “si può arrivare a una scissione, certo: le federazioni più importanti possono creare un’altra organizzazione e poi le altre sarebbero libere di scegliere a quale affiliarsi”.
“È una truffa ai danni della gente che ama il calcio: per questo – anticipa al Corriere della Sera l’agente di Balotelli – sto studiando la più grande class action della storia perché i tifosi hanno diritto al risarcimento danni”. Raiola non ha un candidato ideale, ma solo uno che certamente non vorrebbe più vedere: “Di sicuro non può essere a capo del calcio mondiale uno che per una vita ha fatto solo il segretario tecnico di una federazione, come appunto Blatter, capace di finanziare la propria campagna elettorale con i soldi della Fifa. Come se Obama finanziasse la sua con i soldi dello stato”.