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C’erano tutti i nomi più importanti, come si conviene ai grandi appuntamenti. Da James Pallotta al ceo di Eurnova (società costruttrice dello stadio) Luca Parnasi, da Italo Zanzi a Mark Pannes, ceo della società Nuovo Stadio della Roma. Tutti riuniti nella capitale per presentare il progetto definitivo di quella che sarà la nuova casa dei giallorossi.

Dopo che il progetto dell’impianto è stato presentato, si è andati avanti con l’iter burocratico, con la presentazione del dossier al Comune, l’approvazione dell’interesse pubblico di tutta l’opera (compreso il business park) e i sondaggi dei terreni di Tor di Valle. Ora il club ha presentato il progetto finale. Tra 6 mesi ci sarà l’approvazione della Regione. Il costo di tutta l’operazione, tra stadio, business park e opere infrastrutturali, costerà secondo Pallotta più di 1 miliardo.

Cosa prevede il progetto

“Se vogliamo competere come un top club nel mondo, dobbiamo avere un nuovo stadio: al progetto ci stiamo lavorando da tre anni. Voglio congratularmi con tutto lo staff e i giocatori perché abbiamo fatto della Champions League un obiettivo. Vogliamo dare a Roma e ai romani delle strutture adeguate”, spiega James Pallotta. Un progetto che prevede nelle intenzioni della società un processo di riqualificazione della zona di Tor di Valle. Non è un caso che tutti i soggetti coinvolti parlino di sport e divertimento. Italo Zanzi, ad del club, parla di 60 ettari dedicati all’intrattenimento. “Ci sarà un parco attrezzato, questo progetto bloccatosi nel 1987 riprende oggi”, ricorda Riccardo Viola, oggi membro del Coni e già appartenente alla società giallorossa, nonché figlio di Dino, ex presidente dello scudetto del 1983.

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Il plastico del nuovo stadio, Business Park compreso (foto di RomaRadio)

“Location è particolare, tra il centro, aeroporto e Ostia, un posto bellissimo ed estremamente visibile. Il business park fa parte di questa sinergia, sarà collegato ai mezzi pubblici, sarà un’icona della città. Sarà tutto visibile dall’aeroporto, le tre torri devono comunicare la storia e la complessità dell’architettura romana. L’idea è di creare tre torri collegate tra loro tramite un blocco di marmo che si rifà alla storia di Roma“, dice Daniel Libeskind, uno degli architetti che ha lavorato al progetto. “Sarà la rigenerazione di un territorio spesso abbandonato, un’infrastruttura ‘verde’ per il paesaggio romano, fluida, definibile come project to protect”, aggiunge Andreas Kipar, altro architetto del team.

Lo stadio avrà una capienza di 52500 posti ampliabile a 60mila ed ottempererà a tutti gli standard Uefa. Il campo sarà a 9 metri dalle tribune. La Curva Sud ospiterà 14mila persone. Ci sarà la nuova sede di Trigoria, accanto allo stadio e sarà la sede di allenamento più moderna al mondo. E ci sarà anche il Roma Village”. Parnasi: “Questo progetto può far ripartire Roma, è di scala internazionale. Ho incontrato decine di investitori che aspettano che questo progetto diventi realtà. Agiremo con trasparenza”.

Costi e ricavi del nuovo stadio

“La Uefa ha considerato lo stadio come fattore positivo, è un componente strategica che darà al club le risorse per emergere nel mondo del calcio”, spiega Zanzi. Si è parlato di un progetto da 1 miliardo di euro, la ricerca dei contributi a che punto è? “Il processo sarà di 6 mesi prima di iniziare la costruzione. Le cifre superano il miliardo di euro, ma sarà uno dei più redditizi, stiamo lavorando con Goldman Sachs da un anno, a livello di investitori abbiamo un elenco notevole ma non sveliamo i nomi. Tutto sarà finanziato privatamente, non ci saranno fondi pubblici”, specifica Pallotta. “La Roma è proprietaria dello stadio attarverso una holding, perché è l’unico modo per finanziare il progetto. Gli introiti sono direttamente collegati alla As Roma, nel giro di un anno incrementeranno notevolmente, saranno maggiori di qualsiasi stadio in Italia. La joint venture prevede un affitto, ma i ricavi resteranno alla Roma”.

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Andreas Kipar, uno degli architetti della Roma, presenta il progetto

“Il progetto è definitivo, come da approvazione della delibera del Comune, lo renderemo il migliore possibile nell’interesse della città. Seguiremo il processo di gare europee. Il Business Park consente che lo stadio fondo venga realizzato, sarà tutto sotto il controllo di un fondo immobiliare gestito da una Sgr italiana, vi faremo sapere a breve”, spiega Parnasi. “Gli introiti saranno tra i più alti in Italia e in Europa, ma non saranno di 500 milioni di euro, non so da dove venga questa cifra“, analizza Pallotta. “Non tutti gli introiti andranno nel mercato, ma altri grandi giocatori arriveranno qui”.

 

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Classe 1984. Siciliano di nascita, romagnolo d’adozione, giornalista sportivo per vocazione. Tanta stampa locale (Corriere di Romagna, Resto del Carlino), poi il salto a Milano: master “Tobagi”, Sky.it, Libero, Linkiesta, Pagina99.

4 COMMENTI

  1. Questo è progetto fantastico moderno e redditizio:

    A Torino è stata fatta uan cosa schifosa solo per avere la scusa di costruire un supermercaro caro al aprtito democratico e ai suoi a mici e nessuno ha denunciato questo! Anche eprxchè a Torino persone che amano e tengonoa a cuore la Juventus ce ne sono, se escludiamo i cosiddetti emigranti meridionali che però della gestione della società di aspetti economico-finanziari non sanno un tubo e sono loro stessi ignoranti.

  2. Buongiorno Sig.Alessandro,
    volevo chiederLe se per favore poteva darmi delle spiegazioni sul fatto che questo progetto (oltre il miliardo di euro) abbia trovato i fondi sufficienti senza ricorrere a degli sponsor, mentre il progetto Continassa ( quasi 100 mln di euro) sia fermo per mancanza di fondi.
    La ringrazio in anticipo.

    • Buongiorno Francesco, riteniamo che la differenza stia soprattutto attorno alla redditività dell’operazione. Sulla Continassa, così come Tor di Valle, siamo in attesa di dati ufficiali sui fondi immobiliari che se ne occuperanno (ieri Parnasi di Eurnova, società che si farà carico della costruzione di tutto l’impianto, stadio + business park, ha confermato che ci sarà un fondo), perciò non abbiamo ancora elementi sufficienti per un giudizio oggettivo su entrambe le operazioni, sulle quali pesano differenti variabili. Sapremo essere più precisi quanto prima.

  3. Questo è progetto moderno e redditizio. per costruire un vero, moderno, funzionale e redditizio stadio ci vogliono 400 milioni almeno, non 120 milioni scarsi dello jstadium perchè poi sil risultato è che i ricavi sono ridicoli!

    A Torino è stata fatta una cosa schifosa solo per avere la scusa di costruire un supermercato caro ai politici e ai loro amici e nessuno ha denunciato questo,in orimis la stampa! Anche perchè a Torino persone che davvero amano e tengono a cuore la Juventus non ce ne sono sennò u nuovo stadio cosi poveramente concepito nons arebbe mai stato accettato , se escludiamo i cosiddetti emigranti meridionali che però della gestione della società di aspetti economico-finanziari non sanno un tubo e sono loro stessi ignoranti.
    perchè non entri nel merito. Rioma Roma fa un progetto da 1000 miliardi di euro, la Juventus della famiglia agnelli-elkann non ha messo un soldo nello stadio facendo un progetto da 100 milioni di euro, ridicolo quando in tutta europa comprese roma e milan si stanno progettando o costruendo stadi che costano dai 350 milioni in su , parlo di club come perfino il Lione.

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