Fondi d’investimento nel calcio. I fondi d’investimento nel calcio come la Doyen Sports Investments che gestiscono quote del cartellino e diritti d’immagine di importanti calciatori, non convincono l’ex vicepresidente della Figc e centrocampista del Milan, Demetrio Albertini.
A margine della sua visita alla mostra “Football Heroes – Storie di Calciatori”, organizzata dall’Aic insieme a La Gazzetta dello Sport, che restera’ aperta al pubblico fino al 31 ottobre prossimo in piazza San Babila, insieme al commissario unico di Expo Giuseppe Sala, Albertini ha infatti spiegato: “Quando un fondo gestisce i cartellini dei giocatori e contemporaneamente diventa consulente di mercato di un club il rischio e’ quello che ci possa essere un conflitto d’interessi. Io rimango dell’idea che i cartellini dei giocatori debbano rimanere di proprieta’ delle societa’ calcistiche”.
A fare meno paura rispetto al coinvolgimento dei fondi d’investimento nel calcio e’ invece l’ingresso di capitale straniero nella proprieta’ del Milan: “La cosa non mi spaventa, ben venga chi ha voglia di investire nel Milan e nel calcio italiano con lo scopo di valorizzarlo e di aumentarne il livello. Vedere le due squadre milanesi fuori dall’Europa fa male a tutto il movimento e se l’ingresso di questi nuovi investitori stranieri aiutera’ Inter e Milan a tornare protagoniste in Italia e in Europa, ben vengano”.
Albertini non ha parlato solo dei fondi d’investimento nel calcio e – incalzato dalle domande dei giornalisti – si e’ infine detto entusiasta dell’arrivo di Sinisa Mihajlovic sulla panchina rossonera: “Avevo fatto il suo nome come allenatore ideale del Milan in questa fase in tempi non sospetti. Lo conosco molto bene e credo che abbia l’esperienza giusta per fare molto bene con questa squadra”. Secondo Albertini il passato in nerazzurro di Mihajlovic non pesera’ nel rapporto coi tifosi rossoneri. “Non credo ci saranno problemi ne’ da parte sua ne’ da quella dei tifosi”, il parere dell’ex centrocampista rossonero.