Dopo le perquisizioni di maggio in Lega Calcio e nelle sedi di Sky e Mediaset per un presunto accordo anti-concorrenza sui diritti della Serie A – sui cui indaga anche l’Antitrust -, la società di marketing sportivo Infront, advisor del campionato e della stagrande maggioranza dei club di A, torna nel ciclone insieme a Mediaset e altre emittenti. Sono infatti quarantaquattro tra funzionari e dirigenti di Rai, società del gruppo Mediaset, La7 e appunto Infront le persone indagate a Roma nell’ambito di un’inchiesta sull’affidamento di lavori e servizi in cambio di utilità come soldi e assunzioni.
La Guardia di Finanza da questa mattina sta eseguendo 60 perquisizioni. Secondo quanto accertato dal nucleo di polizia tributaria delle Fiamme Gialle, su delega del pm Paolo Ielo, le società dell’imprenditore David Biancifiori (detto “Scarface”, arrestato per un’altra vicenda e finito al centro di un’inchiesta delle Iene, secondo cui avrebbe pagato anche uomini della Presidenza del Consiglio per ottenere un contratto d’appalto col governo) avrebbero ottenuto l’affidamento di lavori e servizi versando ai committenti denaro oppure offrendo loro altre utilità, come vacanze, biglietti aerei ed assunzioni.
Anche alla DiBi Technology di Biancifiori si era rivolta Infront per gestire la produzione delle immagini delle squadre di Serie A che non erano in grado di farlo da sole. In realtà quasi tutte tranne Juventus, Napoli ed Inter, ad oggi le uniche che autoproducono le immagini delle proprie gare (come è possibile fare dall’introduzione della Legge Melandri). Gli inquirenti starebbero cercando di capire a quali costi era fornito questo servizio e se anche qui possano esserci state delle mazzette.
I fondi per questa attività sarebbero stati realizzati attraverso sovrafatturazioni dei lavori eseguiti. Biancifiori fornisce gruppi elettrogeni, scenografie, impianti audio e regie mobili anche all’estero. I funzionari e i dirigenti Rai, in quanto pubblici ufficiali, sono indagati per concorso in corruzione, mentre quelli delle società Mediaset, La7 e Infront per appropriazione indebita.