Non più spettatrice triste ma di nuovo protagonista sul mercato. Il Manchester City è pronto infatti a lanciarsi verso un’estate che si preannuncia ricca di colpi milionari. Complice infatti l’annullamento della sentenza Uefa sulla violazione delle regole sul Fair Play Finanziario (e relativo stop alle sanzioni), il club inglese, secondo il Daily Mail, avrebbe in cassa ben 150 milioni di sterline da spendere per portare ad Ethiad i migliori giocatori in circolazione e per tornare nuovamente al successo.
Successo che non manca poi da molto dalle parti della Manchester un tempo più povera, perché il club inglese ha vinto la Premier League solo un anno fa. Eppure, la deludente stagione che si è appena conclusa ha lasciato il segno, e il club si è affrettato ad indicare proprio nella restrizione Uefa alla spesa sul mercato dei Citizens (budget di soli 49 milioni di sterline e conseguente riduzione della rosa a soli 21 elementi) come la variabile che ha determinato il mancato aggancio al double in Premier e, soprattutto, l’addio prematuro ai sogni di gloria in Champions League.
La tanto agognata luce verde a quello che si prospetta un mercato sontuoso è arrivata, tuttavia, solo pochi giorni fa dall’organo di controllo finanziario dell’UEFA: il City ha puntato davvero al break-even, riducendo le perdite (pari a 23 milioni), impedendo al monte ingaggi di lievitare ulteriormente (complici anche gli addii di Frank Lampard, James Milner e Micah Richards) e incassando poi ben 36 milioni di sterline dalle cessioni di Nastasic, Negredo e Sinclair.
Ed ecco che, grazie ad un virtuosismo economico che ha convinto l’organo presieduto da Platini, i nomi ben presto finiti sul taccuino del tecnico Manuel Pellegrini sono essenzialmente quelli di tre dei migliori top player che calcano i palcoscenici di alcuni dei maggiori tornei europei: il primo è quello di Raheem Sterling, attaccante in forza al Liverpool ma in odore di addio ad Anfield e al club Reds; il secondo è quello di Paul Pogba, centrocampista della Juventus che solo pochi giorni fa ha detto no ad un’offerta del Barcellona da 80 milioni di euro; il terzo, infine, è quello del belga Kevin de Bruyne, mezzala del Wolfsburg in attesa della definitiva consacrazione in un club di fama internazionale.
140 (rispettivamente 40-60-40) sono i milioni (di sterline) che servirebbero al City per concludere tre operazioni tecnicamente straordinarie e che ne farebbero il club dalle maggiori potenzialità, e prospettive, d’Europa. Ai quali devono aggiungersi gli 8 che servirebbero per portarsi a casa il centrocampista Fabian Delph dall’Aston Villa e per puntellare la rosa con l’acquisto del turco Enes Unsal del Bursaspor, valutato 2 milioni. In totale, 150 milioni, quelli stanziati appunto da una proprietà che è intenzionata davvero a non badare a spese.
Perché i soldi allo sceicco non mancano, il quale, di recente poi, ha sottolineato quello che sarà il mezzo per raggiungere il fine: una strategia di mercato aggressiva per rinforzare in qualità la squadra e portarla ad un altro livello: competere cioè in tutte le competizioni nazionali, comprese le coppe (FA Cup e Coppa di Lega), e internazionali, per realizzare il sogno Champions.