Raheem Sterling, prelevato dal Liverpool per quasi 70 milioni di euro, è l’ultimo, grande, colpo di un Manchester City tornato nuovamente a fare la voce grossa sul mercato dopo un anno passato sotto stretta osservazione da parte della Uefa in ottica Fair Play Finanziario. Quello dell’attaccante inglese è dunque il primo nome di una campagna acquisti 2015-16 che si annuncia faraonica: a disposizione del tecnico Manuel Pellegrini infatti, un budget da oltre 200 milioni di euro per concretizzare una strategia di rafforzamento tecnico massiccia e di prospettiva.

Tuttavia, l’acquisto dell’ex Liverpool segna un altro record: è, in assoluto, l’affare più costoso dell’era Mansour, cominciata nel 2008 con lo sbarco improvviso dei petrodollari in Inghilterra, a Manchester, sponda City. Fino ad oggi infatti, lo sceicco arabo non ha lesinato energie spendendo, secondo il Daily Mail, la bellezza di 1 miliardo e 26 milioni di euro per l’acquisto di ben 46 giocatori (con una media di 22,2 milioni di euro per operazione in entrata) nel tentativo di fare del club inglese una superpotenza calcistica in grado di ambire ai grandi traguardi, e cioè Premier e Champions League.

E tra flop e acquisti azzeccati, il City della proprietà araba ha da sempre fatto concorrenza alle tradizionali big d’Europa per accaparrarsi i migliori talenti in circolazione. Prima di Sterling infatti, la leadership della Top 10 dei trasferimenti più costosi in casa Citizens era da tempo in mano all’argentino Sergio Aguero, strappato all’Atletico Madrid nel 2011 per 54 milioni di euro. Dopo l’arrivo già ufficializzato dell’attaccante inglese dai Reds, a scalare posizioni, dalla seconda alla terza, anche il centrocampista brasiliano Fernandinho, prelevato dallo Shaktar Donetsk lo scorso anno per 48,4 milioni di euro, mentre, subito dietro al trio di testa troviamo il brasiliano Robinho (il primo colpo dello sceicco sul mercato subito dopo l’acquisizione del club) prelevato dal Real Madrid nel 2008 per 46,3 milioni, ed Eliaquim Mangala, arrivato dal Porto la scorsa estate per 45,6 milioni.

A comporre la Top 10, altri importanti nomi che hanno fatto la storia recente, in positivo o in negativo, dell’altra sponda di Manchester: il primo è Edin Dzeko, finito in Inghilterra dal Wolfsburg nel 2011 per 38,4 milioni, poi James Milner, dall’Aston Villa per 37 milioni nell’estate del 2010 e Stevan Jovetic, dalla Fiorentina per 36,7 milioni in quella del 2013. A chiudere, Carlos Tevez, dallo United nel 2009, Emmanuel Adebayor dall’Arsenal (sempre nel 2009) e Wilfred Bony, dallo Swansea nel gennaio di quest’anno, finiti al City tutti per 35,6 milioni.

Non meno importanti tuttavia, anche se meno costosi, l’arrivo di Yaya Tourè dal Barcellona per 34,21 milioni e quello del francese Samir Nasri, dai Gunners per la stessa cifra nell’estate del 2011.

Globalmente, la campagna acquisti più costosa della storia recente del City di Mansour è stata quella dell’estate del 2009, in cui furono spesi un totale di 166,7 milioni di euro per portare a Manchester 7 giocatori (Tevez, Kolo Tourè, Adebayor, Barry, Lescott, Silvinho, Santa Cruz); seguita poi da quella di due anni fa, caratterizzata da una spesa complessiva di 152,94 milioni di euro per dare l’assalto alla Premier con Pellegrini al timone: oltre ai già citati Jovetic e Fernandinho, arrivarono Navas, Negredo, Demichelis e Faour.

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Nato a Roma nel 1984, dopo la facoltà di Scienze Politiche il salto nel giornalismo sportivo con una collaborazione triennale con Canale Inter.