Toni, il periodo calcistico tedesco gli è costato e gli costerà caro. Dal punto di vista meramente tecnico, solo in parte è riuscito a dimostrare tutto il suo valore; adesso invece, è costretto a pagare una “tassa sulla fede” come previsto dalla legge in Germania.

“Se ai miei amici venisse detto che per credere in Dio bisogna pagare cosi’ tanto, scapperebbero tutti dalla Chiesa…”. Luca Toni deve fare i conti con la tassa sulla fede. E’ la ‘KirchenSteuer’, un contributo obbligatorio stabilito per legge in Germania, e per la quale le autorita’ tedesche chiedono all’ex centravanti del Bayern Monaco un milione e settecento mila euro.

Secondo quanto scrive l’edizione on line di Bild, Toni, che tra il 2007 e il 2010 gioco’ in Bundesliga con la maglia dei bavaresi, e’ comparso oggi davanti alla Corte di Appello di Monaco. E al giudice ha negato ogni responsabilita’ (“non sapevo di questa tassa”), accusando il suo ex commercialista e il Bayern.

“E in ogni caso, penso che se uno crede in Dio non deve pagare la Chiesa”. Ma, sottolinea il giornale tedesco, ci sarebbe il matrimonio cattolico con la fidanzata Marta e una testimonianza a confermare al giudice che l’attaccante ora al Verona e’ un cattolico praticante da una parte, e per di piu’ informato da quanto prescritto dall’art. 140 delle legge tedesca: introdotta nel 1827 e confermata nella costituzione di Weimar, l’imposta ecclesiastica di fatto obbliga ogni cittadino a dichiarare la propria fede nella dichiarazione dei redditi.

Ogni Land preleva il ‘contributo’ per le diverse confessioni, dal quale nel 2013 la Chiesa cattolica ha ricavato 5,5 miliardi di euro, e quella evangelica 4,8. La fuga di tanti cattolici per motivi economici ha spinto la conferenza episcopale di Germania a escludere dai sacramenti e dalla vita cattolica coloro che si dichiarano atei per non pagare: una ‘sanzione’ che toccherebbe Toni solo in Germania, non a Verona dove a 38 anni continua a segnare ed andare a messa la domenica. Intanto il giudice di Monaco ha aggiornato la seduta.

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Laureato in scienze politiche, ha frequentato il master in 'Informazioni multimediali e giornalismo economico' presso il Sole24Ore.