Dopo le polemiche delle settimane scorse sugli assetti proprietari del club, sul ruolo della famiglia Garrone nella copertura della perdita emersa con l’approvazione del bilancio 2014, e per l’eliminazione della squadra di Walter Zenga al preliminare di Europa League, il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, ha deciso di difendersi dagli attacchi con una lunga lettera pubblicata questa mattina sul sito ufficiale della società.

“Ogni nostra scelta”, sottolinea il numero uno blucherchiato, “è ispirata alla finalità di proseguire questo processo di consolidamento della Società e della Squadra, e i fatti lo testimoniano: il pareggio di bilancio non è più una chimera; l’investimento su giovani di valore e di prospettiva è un dato evidente; la riduzione della rosa a 25 unità è un risultato acquisito; l’acquisizione della gestione dello stadio è alle battute finali; l’ambizioso progetto ‘Next Generation Sampdoria’ è l’anima della nostra fede calcistica, è l’alleanza per la dovuta ricerca, valorizzazione e preparazione dei campioni del domani, ottimizzando così anche il nostro Settore Giovanile (complice di ciò è l’imminente inizio della costruzione della nuova residenza delle formazioni giovanili); il Comune di Bogliasco ha sul tavolo la nostra richiesta di estendere la concessione del centro di allenamento, al fine di realizzare un centro sportivo moderno e all’altezza della Squadra. Tutto questo in un solo anno dalla nostra gestione“.

Risultati che, secondo Ferrero, i media e gli organi di informazione non riconoscerebbero alla nuova dirigenza del club, essendo invece più interessati “alla spasmodica ricerca di cavilli e notizie fuorvianti, false, infondate, tendenziose e irrispettose, tutto ciò al solo fine di mettere in cattiva luce la Proprietà e la Società”.

Si dà risalto a notizie“, sottolinea ancora il presidente della Sampdoria, “apparentemente riconducibili all’esercizio del diritto di cronaca, ma che hanno il solo scopo di far passare un messaggio comunicativo caratterizzato da un taglio negativo e screditante, con il malcelato obiettivo denigratorio in tutte le sue componenti, aziendali e sportive, e di animare dibattiti o contrasti non costruttivi. Si utilizzano le sconfitte per accanirsi con inaudita gioia e inappropriata ironia contro scelte tecniche che hanno una loro motivazione oggettiva. Ci si arroga il ruolo di puerile censore e di non voluto giudice, con la presuntuosa prosopopea di rappresentare un’intera tifoseria, senza accorgersi che ormai si è in presenza di una stonata voce fuori dal coro, non sappiamo da chi ispirata. Si espongono fatti contrari al vero, si ricostruiscono vicende che nulla hanno a che vedere con la Sampdoria e con la sua attività”.

“In questo contesto di generale disinformazione”, prosegue Ferrero, “abbiamo assistito anche alla pubblicazione, non autorizzata, di documenti riservati, recuperati con mezzi sui quali preferiamo sorvolare: che poi fossero documenti sbagliati rattrista ulteriormente, per il poco rispetto mostrato nei confronti della Società e di un suo giocatore”.

“A questi signori vogliamo dire con forza: giù le mani dalla Sampdoria, perché noi andremo avanti con ancora più fermezza e decisione, lasciando ai nostri legali il compito di tutelare i diritti e l’immagine della Società e della Squadra in tutte le sedi più opportune”.

“Solo così potremo far rispettare la Sampdoria che rappresenta un valore e un patrimonio dei tifosi, che non può essere continuamente screditato da una certa stampa che non rappresenta né i veri tifosi né il valore agonistico di una società di calcio. Lo sport è il sale della vita, e ribadiamo a questi signori (chi vuol capir capisca): giù le mani dalla Sampdoria!”

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