
Alla fine il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha deciso di usare la linea dura e il club capitolino ha risolto “per giusta causa il contratto di lavoro con Vladimir Petkovic e i suoi collaboratori”. Lo ha reso noto la società, che ha ufficialmente messo le chiavi della squadra in mano a Edy Reja. “La Lazio comunica di avere risolto per giusta causa il contratto di lavoro sportivo con Vladimir Petkovic – si legge in una nota della società biancoceleste -, Antonio Manicone e Paolo Rongoni, a conclusione di un procedimento disciplinare promosso con regolare contestazione di addebiti e giustificazioni presentate dagli interessati. I fatti accaduti hanno determinato la cessazione del vincolo fiduciario che costituisce elemento essenziale del rapporto di lavoro. La società comunica di avere incaricato della conduzione della squadra il sig. Edoardo Reja, il quale si avvarrà della collaborazione di Alberto Bollini e Adriano Bianchini”. Il riferimento è alla lettera di contestazione inviata a fine anno dal club al tecnico bosniaco, con la quale lo si accusava di aver tenuto “nascosto” il suo abboccamento, poi diventato un contratto per la prossima stagione, con la Federazione svizzera per guidare la nazionale rossocrociata.
Come emerso già nei giorni passati (leggi l’articolo di C&F), la scelta della tipologia di licenziamento era fondamentale perché adducendo la giusta causa la Lazio va al muro contro muro e taglia ogni possibilità di richiesta di buonuscita dalla controparte. Che ovviamente non ci sta, ma la sensazione che si andasse in questa direzione era emersa già al termine dell’incontro di venerdì: tre ore non erano bastate per trovare un accordo economico, che si sarebbe potuto aggirare tra i 300 e 400 mila euro.
Immediata e prevedibile la reazione dei legali del tecnico bosniaco: ”Consideriamo il licenziamento ingiusto e illegittimo perché non è stata mai violata alcuna regola e non è un caso che nella lettera di contestazione non viene citata la norma violata. Il mister è profondamente amareggiato da quanto successo, aveva un progetto che voleva portare a buon fine. Augura alla squadra e ai tifosi un eccellente finale di campionato e di tornare a vincere a partire dal match con l’Inter”. Così l’avvocato Paco D’Onofrio, legale di Vladimir Petkovic, ha commentato all’Ansa il licenziamento del tecnico della Lazio per giusta causa. ”Dispiace rilevare che nel provvedimento di licenziamento si ipotizzi un clima di sfiducia nello spogliatoio, ma è assolutamente falso. In queste ore, importanti giocatori della Lazio hanno manifestato attestati di stima al mister per tutto il lavoro fatto”.
Il legale evidenzia quindi che ”non è un caso che il presidente dell’Assoallenatori abbia pubblicamente espresso stima nei confronti del tecnico e abbia considerato pienamente regolare il comportamento dell’allenatore. Abbiamo portato in visione alla Lazio il contratto firmato con la federazione svizzera il 23 dicembre. Il mister ha avvertito subito il presidente Lotito. Il suo comportamento è stato impeccabile”. La querelle con la Lazio si sposta ora in Tribunale. ”Impugneremo il licenziamento nelle sedi opportune e valuteremo con gli organi federali quanto avvenuto – conclude D’Onofrio -. L’accusa è fonte di danno e agiremo anche per questo”.