Una visione interessante, che sembra preludere ad una strategia di ampio respiro, è quella che Ernesto Salvini, direttore generale del Frosinone, ha espresso parlando a Tuttofrosinone.com. L’intento del dg è quello di reinvestire i soldi ricavati dai diritti tv in strutture in modo da patrimonializzare e rendere più forte la società. Un approccio non banale per una società che pur trovandosi – inevitabilmente – a lottare per non retrocedere, guarda al futuro senza lasciarsi assorbire totalmente dalle questioni legate ai risultati del campo.

“Riguardo i contributi dei diritti audiovisivi – sono le parole di Salvini – è sempre bene rammentare che sono stati e saranno tutti assolutamente reinvestiti, in particolar modo nelle strutture. Abbiamo investito molto per rifare lo stadio Matusa e renderlo adeguato alla categoria che stiamo affrontando e questo rappresenta al momento un piccolo miracolo di lungimiranza di forza di struttura, di carattere, volontà e soprattutto di mezzi tecnici ed economici”.

Nel dettaglio: “Abbiamo investito denaro per realizzare il centro sportivo di Ferentino e dovremo fare investimenti economici per realizzare il nuovo stadio Casaleno poichè senza il sostanziale contributo della società non potrà essere realizzato”. E sul nuovo centro sportivo in costruzione afferma: “Per quanto riguarda il centro di Ferentino siamo felicissimi poichè il terreno di gioco in erba naturale sul quale si sta allenando la prima squadra si è dimostrato costruito in maniera egregia. Il centro deve essere ancora completato per quanto riguarda spogliatoi e le strutture relative al settore giovanile. E’ probabile che i lavori termineranno a dicembre e già da gennaio ci potrebbe essere il trasferimento del settore giovanile. Soltanto quando tutto sarà adeguato al funzionamento provvederemo a trasferire a Ferentino tutte le attività della società”.

Salvini attribuisce alla gestione finanziaria gran parte dei successi del Frosinone: “un apparato che cura da sempre in maniera egregia l’ambito finanziario e ha contribuito indubbiamente ai risultati che questa società ha raggiunto” ma preannuncia un bilancio che dovrebbe chiudere in rosso: “Difficilmente un società di calcio riesce a chiudere il proprio bilancio in attivo e non dimentichiamo che il Frosinone ha l’atavico problema dello stadio per cui, la relativa voce “entrate”  ha una consistenza molto esigua”. Questo nonostante la buona risposta della città, visto che con l’87% di riempimento il Frosinone è la squadra di serie A che sta sfruttando di più l’impianto a propria disposizione.

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Un bresciano a Manchester. Tra giornalismo economico e football scouting

1 COMMENTO

  1. Complimenti davvero, è raro trovare argomentazioni del genere nel panorama calcistico italiano mediocre e bancarottiero. Una piccola realtà come quella ciociare dà lezione alle grandi piazze che spendono milioni e milioni per giocare in dei water costosissimi . Se avessimo seguito una strategia del genere e cioè investire gli introiti derivanti dalla vendita dei diritti televisivi in stadi e altre infrastrutture a questo punto domineremmo l’Europa invece che essere continuamente umiliati e ridicolizzati. Complimenti ancora alla dirigenza del
    Frosinone calcio e a voi di calcio & finanza che riportate queste notizie che fanno bene al calcio italiano.

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