La riforma dei campionati è uno dei punti all’ordine del giorno dell’assemblea della Lega Serie A convocata per lunedì 19 ottobre alle 12.30. Si discuterà anche dell’esito della procedura competitiva licenza diritti audiovisivi competizioni Primavera, del capitolato tecnico per le produzioni audiovisive, della mutualità dovuta alla Serie B dalle società neopromosse in Serie A e si procederà con l’elezione del nono consigliere di Lega, carica vacante da quando è decaduto l’ex presidente del Parma Tommaso Ghirardi.
Il tema più caldo dell’assemblea, che si terrà nel bel mezzo della bufera scatenata dall’inchiesta della Procura di Milano sull’assegnazione dei diritti tv per il triennio 2015-2018 e sulle pratiche utilizzate da alcune società di Serie A e B per abbellire i bilanci per superare i controlli Covisoc, sarà quello della riforma dei campionati.
Ormai da tempo si parla di una possibile riforma dei campionati che possa riguardare Serie A e Serie B, anche se finora si è arrivati solo a discussioni o poco più e niente di concreto è stato fatto.
Nei giorni scorsi era stato il presidente della Lega di Serie B, Andrea Abodi, ad esprimere il suo punto di vista. “Riforma campionati? Incontreremo il presidente Tavecchio e saremo i rappresentanti di tutte le componenti. Queste decisioni si prendono assieme. Se avessimo potuto decidere da soli lo avremmo fatto in questi 5 anni”.
“Aspettiamo di trovare una piattaforma comune, ma io credo che la riforma vera non sia solo quella dei campionati ma la riforma del sistema in tutti i suoi aspetti. Non è solo la modifica del numero dei partecipanti ma una serie di scelte importanti che ci proiettano nei prossimi dieci anni di calcio in Italia per renderlo più competitivo e più credibile”, aveva detto Abodi.