Mondiali 2018, tra lo scandalo FIFA e le decisioni costanti che il governo russo effettua in merito ai costi per l’ammodernamento delle strutture, verrebbe da pensare che tutto è ancora in alto mare.
E’ notizia di oggi infatti, che la Russia ha deciso di ridurre di oltre 4,38 miliardi di rubli (circa 69,8 milioni di dollari) il budget per l’organizzazione dei mondiali di calcio del 2018. A dare tale notizia è lo stesso governo russo precisando che, i costi previsti per l’organizzazione dell’evento che si terrà nel 2018, sono stati ridotti da 631,31 miliardi di rubli (circa 10,06 miliardi di dollari) a 626,93 miliardi di rubli (circa 9,9 miliardi di dollari).
Dal punto di vista organizzativo, la Russia è ancora molto indietro. Basti pensare che solo qualche mese fa, il ministero regionale delle infrastrutture rese noto che i lavori dello stadio di Rostov, erano in ritardo di ben sette mesi sul programma e che l’apertura è slittata da maggio al dicembre 2017, ovvero pochi mesi prima l’inizio del torneo iridato.
La decisione di ridurre di oltre 4,38 miliardi di rubli (circa 69,8 milioni di dollari) il budget per l’organizzazione dei mondiali di calcio del 2018, va in netta contro tendenza con quanto annunciato al momento della candidatura e una volta avuta la certezza di organizzare il Mondiale.
Basti pensare che, solo per effettuare la costruzione dello stadio di Rostov sarebbero serviti ben 279 milioni. Già a febbraio scorso, il ministro russo dello sport, Vitaly Mutko, presidente del comitato promotore del mondiale, aveva espresso la preoccupazione che lo stadio di Rostov sarebbe stato il più difficile da costruire e che i costi sarebbero stati alti.
A questo punto, resta da capire in che modo la Russia ha intenzione di gestire l’organizzazione del Mondiale 2018 e soprattutto se, da qui al quel giorno, non saranno effettuati ulteriori cambiamenti di budget.