Figc, presentato il primo Centro Federale, si realizza il programma di Tavecchio. Si è tenuta oggi la presentazione del primo centro tecnico federale territoriale presso lo stadio ‘Bruno Buozzi’ di Firenze, un progetto a cui il presidente della Figc Carlo Tavecchio tiene in modo particolare al punto tale da averlo inserito tra gli elementi cardine del suo programma prima di essere eletto poco più di un anno fa. Centri federali territoriali svolgeranno la loro funzione con l’arrivo dei tecnici qualificati che faranno allenare i ragazzi con un protocollo valido in tutto il Paese con possibilità di nuova occupazione per queste figure professionali.

Destinatari di questa nuova attività sono i giovani dai 12 ai 14 anni delle società dilettantistiche (quindi restano fuori i vivai professionistici), che potranno ora avere una vetrina per emergere e mostrare il loro talento, oltre che per migliorare le loro doti grazie ai tecnici messi a disposizione dalla Figc. La Figc punta a coinvolgere ogni anno 150.000 ragazzi e 3.500 ragazze per un totale di oltre 800.000 baby-atleti da inserire nel programma in dieci anni. E’ più o meno la cifra alla quale fa spesso riferimento Tavecchio a proposito dei giovani italiani da tenere d’occhio alla ricerca dei campioni del futuro.

A questo appuntamento non poteva quindi mancare il numero uno di via Allegri, che ci ha tenuto a sottolineare come quanto annunciato in poco tempo si sia trasformato in realtà: “C’è chi chiacchiera, c’è chi parla di ipotesi, noi facciamo i fatti. Questo centro tecnico territoriale e’ un fatto inserito nella nostra bacheca visto che era il nostro programma elettorale. E’ ineludibile che si debba investire sul mondo giovanile che tante persone, circa ottocentomila, coinvolge nel nostro paese. Ogni squadra ha il proprio settore giovanile, il proprio vivaio, e quindi investire su questo per noi è fondamentale”.

Il progetto ora diventa quindi più ampia e vede crescere il ruolo di una città importante come quella di Firenze, poco distanze da Coverciano dove solitamente si allena la Nazionale: “Qui abbiamo inaugurato il primo centro tecnico di formazione federale con l’allora sindaco di Firenze Matteo Renzi -ha aggiunto il presidente della Figc Carlo TavecchioAllora ero presidente della Lnd e con i proventi derivanti dalla mutualità abbiamo realizzato altre realtà simile a questa. Quanto realizzato in questo luogo è andato ben oltre le più rosee aspettative visto che qui c’è professionalità, costanza e le strutture sono tenute bene. Firenze oltre al centro di Coverciano ha adesso il suo centro federale territoriale. Abbiamo dato incarico alle nostre strutture migliori per intervenire nel mondo giovanile italiano impegnando una consistente cifra fatta di tanti zeri, per dare un’opportunita’ importante al calcio italiano. Partire da Firenze per noi è molto importante perchè qui c’è il centro tecnico di Coverciano e dove la Figc per prima investe nel mondo del calcio italiano”.

In occasione dell’appuntamento odierno, che vuole essere un buon punto di partenza per rilanciare il calcio italiano ha preso la parola anche Michele Uva, direttore generale della Figc: “Non è stato difficile buttar giù questo progetto perche’ quando c’è nel programma elettorale un’idea simile, è di fatto un obbligo iniziare a realizzarlo. Il presidente voleva puntare sui giovani e con questo primo centro territoriale si crea una sintesi. Abbiamo studiato quello che è accaduto nelle altre nazioni abbiamo fatto un progetto con le nostre idee italiane e collaborando con la Nazionale italiana dilettanti, l’Aiac, l’Aia e altre realta’ del nostro calcio, abbiamo creato un percorso che ha portato a questo luogo, che è solo un primo esempio continua – Vogliamo fare un progetto a lungo termine, i frutti di questo percorso lo vedranno e se lo godranno chi sara’ il presidente federale e il direttore generale federale fra dieci anni. La Germania è partita con questo tipo di progetto nel 2001 e ha vinto il campionato del Mondo e anche altri tornei giovanili con le proprie nazionali, dopo dieci anni. Si parte da Firenze perchè qui ci sentiamo in un campo ‘di casa’”.

L’idea è quindi di investire incisivamente per fare in modo che questo processo possa avere successo: “Investiremo nove milioni di euro su queste strutture, una cifra importante, che non ci spaventa. Da qui si parte con un progetto sperimentale: speriamo che i genitori non prendano troppo sul serio l’ambito tecnico quando porteranno i figli ad allenarsi in queste strutture. Questi per noi sono centri tecnici territoriali educativi prima ancora che tecnici”.

 

 

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Giornalista, laureata in Linguaggi dei media all'Università Cattolica di Milano. Esperienza soprattutto in siti internet e qualche incursione in TV e sulla carta stampata.