Giampiero Ventura sarà l’allenatore del Torino fino al 2018. Il tecnico, che negli ultimi anni ha guidato il club dalla Serie B all’Europa League, ha prolungato il contratto che lo lega ai granata fino al 2018. Con lui resta anche il direttore sportivo, Gianluca Petrachi, che come il tecnico ha rinnovato per altri due anni.
La notizia del rinnovo non può che fare piacere all’ambiente granata, a partire dal presidente Urbano Cairo, che grazie alla sapienza di Petrachi nel scegliere calciatori di prospetto, ma soprattutto alla capacità di Ventura di valorizzarli al massimo, è riuscito in questi anni a mettere in ordine le finanze del Torino.
Secondo le elaborazioni effettuate da Calcio&Finanza, dal 2012 al 2015 il Torino ha realizzato plusvalenze grazie alla cessione dei giocatori che si sono messi in luce sotto la guida di Ventura per oltre 63 milioni di euro.
Il primo grande affare in uscita è stata la cessione di Angelo Ogbonna alla Juventus, che ha fruttato una plusvalenza di 13 milioni nel bilancio 2013, chiuso in questo modo in utile per circa 1 milione, cui si sono aggiunti 2 milioni di bonus pagati dalla Juve al Torino nel 2014.
L’esercizio 2014 è stato quello in cui più si è fatto sentire il lavoro di valorizzazione di Ventura sui conti del Torino. Oltre al bonus per Ogbonna, la società presieduta da Urbano Cairo ha potuto contabilizzare anche altre importanti plusvalenze: 13,8 milioni dalla cessione di Ciro Immobile al Borussia Dortumd, 11,64 milioni grazie al passaggio di Alessio Cerci all’Atletico Madrid e 2,7 milioni dalla cessione di Danilo D’Ambrosio all’Inter.
E anche l’esercizio 2015 (tutt’ora in corso, il bilancio sarà approvato in primavera) vedrà un’altra importante plusvalenza, quella da 17,61 milioni legata al passaggio del difensore della nazionale italiana, Matteo Darmian, al Manchester United.
«Con Ventura e Petrachi abbiamo iniziato a lavorare quattro anni e mezzo fa. Il prolungamento dei loro contratti è la naturale prosecuzione di un percorso di crescita costante», ha commentato all’Ansa, il presidente del Torino, Urbano Cairo.
«In questi anni, con Ventura e Petrachi, la squadra e la società sono cresciute», ha fatto notare Cairo, «Abbiamo conquistato degli ottimi piazzamenti, mostrando un buon gioco, e fatto crescere numerosi giocatori. Alcuni se ne sono andati, altri sono rimasti con noi. E poi ci sono i risultati delle giovanili, con la conquista dello scudetto e della Supercoppa, che fanno parte dello stesso progetto».
I risultati negativi delle ultime settimane, con appena due punti in sei gare, non preoccupano il presidente del Torino. «Quello che conta ora è continuare a lavorare, i risultati saranno una conseguenza. Da parte mia c’è la massima fiducia», conclude il presidente del Toro, che non si sbilancia sul rinnovo dei giocatori più rappresentativi della squadra, da capitan Glik a Maxi Lopez. «Non faccio nomi», si è limitato ad osservare, «ma stiamo pensando a tutto quanto riteniamo utile per migliorare».