Rai pay per view – La nuova Rai guidata dal direttore generale Antonio Campo Dall’Orto tornerà in forze al tavolo dei diritti sportivi. Oltre alla Nazionale, alla Coppa Italia, alle Olimpiadi, suoi tradizionali cavalli di battaglia, la Rai pay per view su altri eventi extra lusso, di calcio, tennis e basket. Ma non per mostrarli sui canali in chiaro. L’idea di Campo Dall’Orto è di inserirli in un catalogo di pregio – fatto anche di film, fiction, di frammenti del suo sconfinato archivio – che sarà consultabile con un abbonamento mensile (sul modello Netflix). Oppure anche sulla futura piattaforma Rai pay per view, pagando solo l’evento scelto. Il tutto grazie a un’app che rimanderà al catalogo di questa nuova Rai pay per view.

Il direttore generale, che ha illustrato la nuova strategia della Rai in un colloquio con Affari & Finanza, dunque spinge la tv di Stato verso strade inesplorate, spaventato dalla staticità dell’azienda che dirige contrapposta al dinamismo dei concorrenti (vecchi e nuovi). Mentre Viale Mazzini è relegata nel recinto della televisione tradizionale, tutto intorno il mondo è cambiato. Nei suoi documenti di lavoro, Campo Dall’Orto valuta ad esempio il diretto concorrente Mediaset, che conserva i suoi canali gratuiti, rilancia la pay-tv Premium (grazie all’esclusiva Champions) e intanto presidia l’offerta Internet a pagamento, con il catalogo Infinity.

Il rilancio della nuova Rai passa dunque dall’adozione di un modello TVoD (Campo Dall’Orto lo scrive nero su bianco) che prevede la vendita in pay-per-view di film, di fiction, di partite di tennis e calcio. Serie A inclusa, viene da pensare. Quest’anno, il Pacchetto dei diritti per la trasmissione delle gare via Internet è stato snobbato da Sky e Mediaset finendo a prezzi di saldo alla Infront (consulente della Lega Calcio nella partita dei diritti). Si tratta del Pacchetto D che ha in pancia 114 partite, tre per giornata. Un tesoretto di eventi – finanche low cost per l’editore interessato – che sarebbe perfetto per saziare la fame di contenuti pay di Viale Mazzini.

Ma quanto tempo ci vorrà per trasformare la Rai – come dicono gli esperti – da emittente tradizionale in media company? Campo Dall’Orto userà i 3 anni del suo mandato, più altri due in caso di conferma. L’operazione richiede 5 anni – scrive – e si chiuderà solo nel 2020.

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