Calcio in Tv in streaming. Le trasmissioni in streaming stanno acquisendo un ruolo sempre più importante nel mondo dello sport. Sportsman Media Holding, società con sede a Monaco di Baviera, ha voluto così far rivivere una delle più antiche piattaforme attraverso questa modalità. Si tratta di Laola1.Tv, che dopo una fase di test durata un mese è tornata disponibile online con miglioramenti tecnologici notevoli che possono rendere l’esperienza dell’utente più performante.
Tra le novità più importanti ci sono la completa ristrutturazione del sistema di riproduzione, pensata per consentire agli spettatori di seguire fino a quattro eventi contemporaneamente, sullo stesso schermo, pur mantenendo una videoconferenza. Laola1.Tv, attraverso un comunicato ufficiale, ha voluto inoltre precisare di avere migliorato anche la trasmissione dei video, un aspetto che contribuisce a perfezionare ulteriormente la qualità dello streaming.
La proposta di Laola1.Tv è particolarmente ampia e pensata per soddisfare un pubblico il più variegato possibile. La piattaforma, infatti, offre più di 7.000 eventi all’anno. Non è finita qui: ogni utente ha inoltre la possibilità di abilitare un’opzione che consente di “costruire il proprio sito web” e rendere la propria esperienza online sempre più personalizzata.
L’azienda è certamente consapevole di quanto l’accesso agli eventi sportivi via streaming sia sempre più diffuso e vuole quindi venire incontro a chi apprezza questa modalità di visione. Per questo ha deciso di adattare la pagina per rendere la visualizzazione il più possibile ottimale per chi è in possesso di dispositivi con schermi di piccole dimensioni. Per quanto riguarda invece le applicazioni mobili, gli utenti hanno la possibilità di ricevere notifiche push quando è previsto l’inizio dell’evento in diretta a cui si è interessati o quando il video del proprio campionato preferito è disponibile.
Questo modo di approcciarsi agli eventi sarà ancora più utilizzato dal prossimo anno. Una nuova norma, infatti, potrebbe rendere possibile, dal 2017, a tutti gli abbonati a un fornitore di contenuti su internet avere accesso a tale servizio indipendentemente dal Paese nel quale si trovano in quel momento negli Stati membri dell’Unione Europea