L’intervista concessa da Francesco Totti a Rai1 sarà certamente uno spartiacque. Il capitano giallorosso al di là dei contenuti di quanto detto a Donatella Scarnati è ormai più vicino al suo futuro da dirigente che al suo passato da calciatore, e proprio per questo dovrà ben presto iniziare a tener conto di quelle dinamiche societarie di cui un dirigente (che indirizza, ben più di un calciatore che spesso è indirizzato) è depositario.
La sua intervista ha infatti aperto un caso diplomatico Roma – Sky. La questione è presto detta e viene ben riassunta questa mattina dal quotidiano Il Tempo. Sky versa alla Lega di serie A la bellezza di 572 milioni di euro per un triennio, dalla stagione 2015/16 a quella 2017/18. La Lega gira poi i soldi ai vari club e alla Roma, di capitan Francesco Totti, quest’anno spettano circa 74 milioni (quinta squadra che prende dipiù in serieA dopo Juventus, le due milanesi, Inter e Milan, ed il Napoli).
Inoltre, da quest’anno Sky ha pure un accordo con Roma e con la Juventus per trasmettere i loro canali tematici gratis per gli abbonati, senza fargli pagare un abbonamento extra e gestisce i loro diritti d’archivio a differenza della stragrande maggioranza delle squadre che li hanno venduti a Mediaset appoggiando il cartello Infront.
Insostanza,se passiamo dalla matematica alla politica sportiva, la Roma è una delle maggiori alleate di Sky nella battaglia contro la Lega che invece ha visto spuntarla Mediaset nell’ultima assegnazione dei pacchetti.
In questo quadro, per Sky, l’intervista di Francesco Totti sarebbe insomma stata vista come un atto di lesa maestà: «Ma come, siamo alleati della Roma e Totti dà interviste in un momento così delicato per la Roma e per i suoi rapporti con Spalletti, alla Rai?».
Tu quoque, Francesco. La rete di Rupert Murdoch, in Italia, quanto a sport, ha dedicato più volte speciali o pagine televisive interne al Capitano della Roma.
Non in ultimo, le regole: chi lamenta la lesa maestà di Totti a Sky, infatti, fa presente che il campione giallorosso per rilasciare interviste dovrebbe avere una autorizzazione della società, ma è pur vero che il numero 10 della Roma si è sempre autogestito, in autonomia, i rapporti con la stampa e pure l’intervista alla Scarnati, per il Tg1, l’ha rilasciata a Trigoria e non in un bunker nascosto.
Non è mancato, su questa intervista, persino un piccolo giallo. Saputo che Totti l’avrebbe fatta, Luciano Spalletti, tecnico della Roma, ha annunciato la formazione con Totti titolare, un segnale che avrebbe spinto l’entourage del calciatore a fermare il rilascio dell’intervista, ma invano.