Stipendio ct nazionale – «Nel 2014 abbiamo fatto un contratto biennale con Antonio Conte, si sapeva che aveva validità di due anni. Abbiamo stipulato un accordo quadriennale con la Puma sperando che restasse, ma sapevo che la scadenza era vicina e che l’impegno assunto era biennale».

Il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, parlando ai microfoni di Radio Anch’io Sport su RadioUno fa il punto dopo l’annuncio dell’addio dalla Nazionale di Antonio Conte dopo la fase finale degli Europei e annuncia che per la scelta del prossimo tecnico azzurro, ricaduta su Giampiero Ventura, si tornerà all’antico con ingaggi meno importanti e più interesse per i tecnici federali.

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Antonio Conte e Carlo Tavecchio

«Ricordo i grandi risultati delle nostre nazionali del 1982 e 2006, abbiamo sempre vinto con la scuola federale, con una filosofia di spiccato senso di appartenenza ai colori azzurri, con quella che gli spagnoli chiamano la ‘cantera’ degli allenatori. Questo può essere un progetto recuperabile, io presi al volo Conte per ridare un senso di appartenenza».

Tavecchio si sofferma anche sul futuro di Lele Oriali: «Mi auguro resti, non è un problema economico ma la prossima ristrutturazione non potrà contare sui compensi avuti sinora».

Finora per il ruolo di commissario tecnico della Nazionale italiana, Antonio Conte ha percepito uno stipendio superiore ai tre milioni di euro l’anno. Fondamentale per consentire alla Figc di pagare l’ingaggio del ct è stato l’accordo di sponsorizzazione con Puma. Prima dell’intesa con la casa di abbigliamento sportivo tedesca, il budget della Federcalcio per il commissario tecnico si aggirava infatti attorno al milione e mezzo di euro. La cifra che, indicativamente, dovrebbe ricevere Giampiero Ventura come nuovo tecnico della nazionale

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