Caos Champions basket calcio, lo scontro FIBA contro Eurolega non intende fermarsi. E, ora, coinvolge anche i vertici della pallacanestro italiana, in quello che potrebbe anche essere l’antipasto di ciò che attende il calcio.
Proviamo a ricapitolare quello che sta succedendo nel mondo del basket europeo. Il 3 novembre scorso la FIBA (Federazione internazionale) ha annunciato la volontà di voler creare una sua Champions League, che quindi sostituisse l’Euroleague, competizione creata da privati (con sistema di licenze e wild card accanto a partecipazioni “meritocratiche) che negli ultimi 15 anni ha fatto sostanzialmente le veci dell’ex Coppa Campioni, ottenendo un ottimo successo in quanto a giro d’affari e ricavi.
FIBA, nonostante l’iniziale tentativo (aveva assicurato la partecipazione fissa a 8 big), ha voluto provare a creare una Champions in stile calcistico: basata puramente sui risultati sportivi, aperta quindi sostanzialmente a chiunqe, con 24 squadre qualificate in base ai campionati nazionali più 8 club in uscita da un “preliminare” a 28. Idea all’esatto opposto di Euroleague: posto assicurato per 10 anni a 11 squadre (tra cui l’Olimpia Milano), a cui si aggiungerebbero la vincitrice dell’Eurocup (la seconda competizione europea, riformata con 24 squadre di cui 21 con una licenza triennale), una vincitrice di un “preliminare”e tre società campioni nel rispettivo campionato tra quelle non in possesso di licenza decennale. In sostanza, un torneo chiuso, ma molto ricco, decisamente più della proposta FIBA: 36 milioni l’anno più bonus per le 16 squadre.

Lo scontro, qui, si divide in due: da una parte quello tra FIBA e Euroleague, dall’altra quello tutto italiano, che coinvolge FIBA, Fip (Federbasket azzurra), la Lega basket e alcune società. Del primo avevamo già parlato: denunce e contro denunce, di cui una all’Unione Europea per le pressioni di FIBA sui club.
Il caso più scottante riguarda, però, l’Italia. L’Olimpia Milano, infatti, tra le prime firmatarie dell’accordo decennale con Euroleague. Una posizione a cui ha risposto subito la Fip, che a gennaio ha dichiarato che non avrebbe più rilasciato autorizzazioni a partecipare a competizioni non FIBA.
Lo strappo arriva pochi mesi dopo: nonostante nel frattempo la LegaBasket avesse deciso di diventare azionista della NewCo FIBA che avrebbe gestito la nuova Champions, tre società (Trento, Reggio Emilia e Sassari) annunciano l’accordo con Euroleague, che gli concede una licenza triennale per l’Eurocup. Evento che scatena il putiferio: FIBA minaccia l’esclusione da qualsiasi competizione (Europei e torneo pre-olimpico, a cui l’Italia parteciperà a luglio, compresi) per le federazioni le cui squadre che si accorderanno con Euroleague. La Fip revoca la convenzione con cui permetteva alla LegBasket di organizzare il campionato, e inoltre diffida Trento, Reggio Emilia e Sassari di firmare accordi con qualsiasi ente che non sia la FIBA. Nonostante la diffida, i tre club non sembrano volersi tirare indietro. E lo scontro tra Federbasket e Lega prosegue. Molto si deciderà il 31 marzo, termine ultimo per confermare l’iscrizione all’Eurocup.
Caos Champions basket calcio, il mondo del pallone prende nota
Una situazione non di facile comprensione, quindi. E che il mondo del calcio segue con attenzione, perché il futuro potrebbe essere simile. In fondo le tre società italiane hanno fatto quello che vorrebbero fare le big azzurre del pallone: avere la certezza di partecipare ad una competizione che porta ricavi. Non a caso si è parlato, in questi giorni, di wild card e simili.
L’obiettivo resta quello di riformare la Champions League. Però, nel caso in cui le società a livello europeo non riuscissero a trovare un punto d’accordo con l’Uefa, l’idea Superlega privata non è così campata per aria. E lì potrebbe nascere lo stesso scontro che si sta vivendo nel calcio: organizzazione privata (come potrebbe essere l’ECA) contro una Federazione. I club andrebbero con chi garantisce soldi, la Federazione potrebbe minacciare le federazioni nazionali. L’obiettivo, provando a discuterne prima che agire, è proprio quello di evitare scontri. E la lezione del basket potrebbe tornare utile.