Leicester. Il Leicester è stato protagonista di una stagione certamente straordinaria che ha portato le Foxes a conquistare la prima Premier League della propria storia, ma gli aspetti positivi legati a questa vittoria non sono finiti qui. Il titolo, infatti, consente alla formazione guidata da Ranieri di poter presto diventare una delle quindici squadre più ricche del mondo. Un riconoscimento certamente non da poco, che permette al club inglese di superare avversarie ben più titolate, tra cui il Milan.

Secondo quanto riporta il “Mail on Sunday”, infatti, dalla prossima stagione il Leicester potrà raccogliere maggiori introiti per i diritti Tv sia per la Premier League sia per la sua prima partecipazione in Champions League.

Già ora la situazione economica per le Foxes è più che positiva, con un fatturato di circa 265 milioni, cifra destinata ad aumentare se gli inglesi dovessero proseguire oltre alla fase a gironi di Champions League nella prossima stagione.

Numeri certamente di tutto rispetto e che fanno invidia a gran parte delle squadre del nostro campionato alle prese con notevoli problemi sul piano economico. Emblematico è quello che sta accadendo al Milan: in attesa di capire se la trattativa con i cinesi evolverà in modo positivo, la società di via Aldo Rossi ha raggiunto nell’ultima stagione un fatturato di soli 216,5 milioni di euro, numeri che portano i rossoneri al quattordicesimo posto nella classifica dei club più ricchi del mondo. La situazione attuale non sorride quindi ai rossoneri, che nemmeno il prossimo anno (sarà la terza stagione consecutiva) avranno la possibilità di disputare la Champions League.

L’entusiasmo che si respira in casa Leicester è fortissimo e lo dimostra il successo riscontrato dalla nuova maglia 2016-2017, già in vendita da pochi giorni e andata esaurita in 24 ore.

Queste le caratteristiche principali: le novità più importanti sono rappresentate dal colletto (stile polo) e da due sottili bande dorate che fanno la loro comparsa sulle spalle e sui pantaloncini. A sinistra, all’altezza del petto, c’è il consueto stemma della squadra, mentre a destra figura il puma, logo dello sponsor tecnico. Al centro grande risalto è dato allo sponsor King Power, con i caratteri leggermente più grandi rispetto a questa stagione.

maglia leicester 2016 2017
La maglia del Leicester per la stagione 2016-2017

Leicester, un modello di gestione da seguire

Il Leicester, invece, a meno di un crollo catastrofico o addirittura di una retrocessione, è destinato a balzare tra il 12esimo e il 13esimo posto in graduatoria.

Il trionfo degli uomini di Ranieri in Premier League non avrà però risvolti positivi solamente sul piano economico. A livello europeo e mondiale sono in tanti a essere rimasti affascinati dalla “favola” delle Foxes: già da ora il club inglese è in lizza per essere uno dei dieci club sportivi più visti nel mondo, addirittura meglio di una leggenda come i New York Yankees.

Sono diversi gli aspetti che in questa stagione hanno sorriso al Leicester e che possono essere presi ad esempio anche per club che non si trovano in un periodo altrettanto roseo.

Partiamo innanzitutto dalla rosa, che vede la presenza di diversi elementi arrivati al King Power Stadium costi davvero bassi grazie a una straordinaria opera di scouting. Ne sono un esempio i casi di Vardy, Mahrez e Kante. Ripetere questa impresa, anche in vista della prossima stagione, non sarà semplice, ma le premesse per ora ci sono tutte. Al momento questo modo di agire sembra essere poco praticato dalle squadre della Serie A, che spesso preferiscono puntare su giocatori di esperienza acquistabili a parametro zero, ma a cui poi devono essere concessi alti ingaggi che rendono difficile rimetterli sul mercato.

Un altro dei motivi che rendono differente la situazione del Leicester rispetto a molti club italiani è certamente il denaro destinato agli ingaggi. Nella scorsa stagione si era riusciti a non superare i 57 milioni di sterline, saliti a 70 nell’annata che si sta per concludere, ma ora riuscire a resistere agli assalti degli agenti dei campioni d’Inghilterra sarà quasi impossibile. Incrementare i costi per gli stipendi sarà quasi un obbligo per evitare gli assalti delle big europee ai gioielli di Ranieri.

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