Il presidente del Torino Urbano Cairo potrebbe rivedere i contorni dell’Ops lanciata sul gruppo Rcs. Magari aprendo a una fusione tra il gruppo editoriale che controlla Il Corriere della Sera e la Cairo Communication, ipotesi finora non contemplata. O, forse, con il sostegno di un partner finanziario in suo sostegno.
Lo scrive Il Sole 24Ore spiegando che questa è l’impressione del mercato nel giorno in cui l’offerta pubblica di acquisto su Rcs lanciata da Andrea Bonomi, Mediobanca, Diego Della Valle, Unipol e Pirelli a 0,70 euro in contanti ha sparigliato le carte sul destino del gruppo che controlla il Corriere della Sera facendo volare le quotazioni del titolo Rcs.
Secondo quanto speiga Il Sole 24Ore ieri ci sono stati contatti tra Cairo e gli advisor Banca Imi e i consulenti legali dello studio Erede per capire i contorni della nuova operazione targata Bonomi-Mediobanca. Quindi tra oggi e domani gli attori coinvolti studieranno formalmente il dossier. Per poi decidere. «Rilanciare? La mia offerta è lì, è stata meditata a lungo, ragioneremo», ha spiegato ieri Cairo per poi affermare che «il mercato è sovrano: giudicherà le offerte». I giochi, dunque, sono aperti.
Anche se, almeno sulla carta, i margini di manovra sono comunque limitati. Perché il presidente del Torino non ha formalmente risorse tali da poter uguagliare la contro opa. A meno che non contragga debito o sia affiancato da un partner finanziario che scommetta sul suo piano.