Pjanic Nainggolan Fair play finanziario Roma. Da qualche giorno ormai si sono fatte più insistenti le voci che vedono Miralem Pjanic, il leader del centrocampo della Roma, accostato a grandi club internazionali come Manchester United, Real Madrid o Barcellona, anche se alcuni addetti ai lavori danno addirittura già per fatto il suo passaggio alla Juventus.

Riconoscendo nel 26enne talento bosniaco una stella di caratura mondiale, queste grandi società hanno bussato alle porte di Trigoria e si sono dette pronte a pagare interamente il valore della clausola rescissoria: 38 milioni di Euro.

D’altro canto però Pjanic non è l’unico elemento finito “sotto i riflettori” del mercato in casa Roma: anche il nome di Radja Nainggolan è presente sui taccuini delle big europee e pare che Antonio Conte lo voglia portare con sé a tutti i costi nella sua nuova avventura londinese al Chelsea.

Anche per il belga-indonesiano si sono fatte insistenti voci di offerte da 40/45 milioni di Euro.

Ma la Roma ha davvero necessità di vendere?

Quale il futuro della squadra senza la qualità del talento di Tuzla e senza il lo spirito guerriero del ninja? Economicamente quali sarebbero congrue offerte?

trofeo gamper

Pjanic ha vissuto una stagione importante dal punto di vista sia dei numeri (12 goal e 13 assist in tutte le competizioni) sia del contributo alla squadra (la punizione-gioiello con la Juventus, il rigore della vittoria-qualificazione col Bayer Leverkusen ad esempio) e quindi a livello tecnico-sportivo non c’è dubbio che la perdita per la squadra di mister Spalletti sarebbe immensa.

Vero è che è pronto a rientrare Kevin Strootman, ma i due giocatori garantiscono un maggior valore aggiunto giocando insieme più che alternandosi sul rettangolo di gioco. Strootman, la lavatrice, è un ottimo interditore mentre Pjanic, il pianista, è il perfetto regista in grado sia di dettare i tempi sia di incidere in zona goal come pochi in Europa. Le sue magistrali punizioni sono ormai un dato di fatto per la frequenza con cui realizza goal da posizioni impossibili.

Dal punto di vista puramente economico-contabile il bosniaco presenta un valore di carico residuo pari a 3,628 milioni di Euro (derivanti dal costo storico di 14,3 milioni, sostenuto per prelevarlo dal Lione, e valore già ammortizzato pari a 10,672 milioni).

Pertanto basterebbe un’offerta di 38 milioni (cioè il versamento dell’intera clausola rescissoria) a portare una plusvalenza netta di oltre 34 milioni di Euro nelle casse del club di James Pallotta. In realtà, secondo quanto emerso l’8 giugno 2016, sembrerebbe che in caso di pagamento della clausola il 15% finirebbe nelle tasche di Pjanic. In tal caso la plusvalenza sarebbe di 28,672 milioni.

L’eventuale partenza del bosniaco aprirebbe tuttavia una grossa falla in termini qualitativi nel mezzo del centrocampo giallorosso e, come insegnano le ultime sessioni di calciomercato, la qualità ha un prezzo alto da pagare soprattutto se ricercata dove in sostanza si decidono i destini delle partite: a centrocampo.

roma riscatta nainggolan cagliari

Nainggolan ha vissuto una grande stagione in termini di prestazioni: il belga infatti è molto spesso risultato il migliore dei suoi e vero leader della squadra della capitale. Sei reti realizzate in 33 gare di Serie A, condite da un assist, sono sicuramente un ottimo bottino per un centrocampista. Da quando Spalletti l’ha poi reinventato in una posizione più avanzata (da incursore alla Perrotta per intenderci), il contributo del guerriero è esploso, facendone un vero e proprio perno della mediana giallorossa.

Dal punto di vista puramente economico-contabile al 30 giugno 2016 Nainggolan presenterà un valore di carico residuo pari a 8,992 milioni di Euro (derivanti dal costo storico di 13,3 milioni, sostenuto per prelevarlo dal Cagliari, e valore già ammortizzato pari a 4,308 milioni).

Per generare la stessa plusvalenza di Pjanic, l’offerta per il belga dovrà essere più alta, più vicina a 37 milioni di Euro. Ma anche in caso di offerte meno generose da parte delle corazzate inglesi come Manchester United e Chelsea la cessione del ninja potrebbe portare importanti benefici nelle casse del clubn giallorosso.

La scorsa estate la Roma ha investito molto per rafforzare il reparto offensivo (Dzeko, Salah, Iago su tutti) ed è stata poi costretta a cedere il giovane Romagnoli al Milan (plusvalenza secca di 25 milioni di Euro solo sulla parte “fissa” del corrispettivo) per far quadrare i conti.

pallotta

La società ha dovuto fare questo sacrificio per non sforare quel “Settlement Agreement” firmato con il Club Financial Control Body dell’UEFA, in data 8 maggio 2015, che la obbliga a tenere monitorati gli Economics per le stagioni sportive 2015/16, 2016/17 e 2017/18. Infatti l’obiettivo principale dell’accordo transattivo è stato quello di garantire che il club giallorosso raggiunga il pareggio di bilancio come stabilito dal Regolamento del Fair Play Finanziario.

AS Roma SpA, dopo aver riconosciuto e ammesso lo “sforamento” per il periodo di monitoraggio 2014/15, si è impegnata ad avere un deficit aggregato di bilancio massimo di Euro 30 milioni per gli esercizi 2014/2015 e 2015/2016.

Considerando questi due esercizi come perimetro, osserviamo come si è evoluta la gestione della società giallorossa nel corso del primo anno di riferimento:

Tabella 1: Conto Economico Riclassificato per la stagione 2014/2015.

roma

Fonte: elaborazione C&F su dati di bilancio AS Roma. 

Il Risultato Netto consolidato, fortemente negativo, è sostanzialmente generato da Costi Operativi molto alti (196 milioni contro i soli 180 di Fatturato) e ammortamenti pari al 23% del Fatturato al Netto del Player Trading.

Alla luce dei risultati presentati nella semestrale al 31 dicembre 2015, il bilancio della Roma è apparso più solido rispetto alla passata stagione, anche se oltre ad un migliore cammino europeo, hanno inciso molto anche le plusvalenze (come già citato sopra Romagnoli su tutte) pari a 28,9 milioni di Euro.

Il fatturato è in aumento più che proporzionale ai costi sostenuti per generarlo: infatti la società AS Roma potrà godere nel giugno 2016 anche di maggiori proventi dai diritti TV Champions in quanto la squadra si è qualificata per gli ottavi, cosa non avvenuta nella stagione scorsa (stabili invece i ricavi commerciali e di poco incrementali i ricavi da stadio).

La cessione di Gervinho (con relativa plusvalenza) e gli acquisti low-cost di Perotti e Zukanovic hanno di poco modificato la situazione durante il mercato invernale.

A livello di prestiti invece, nella sessione invernale è partito Iturbe (che però non sarà riscattato dal Bournemouth) e verrà monitorata la situazione di Doumbia: i due giocatori sono quelli con il più alto valore contabile e anche dalle loro plus/minusvalenze potrebbe dipendere il destino della società.

In entrata inoltre, entro il 30 giugno dovrà essere deciso il futuro dei vari Szczesny, Digne, Gyomber, Emerson, ma soprattutto di Stephan El Shaarawy: tutti questi calciatori sono in prestito con diritto di riscatto, cui diritto va esercitato entro tale data. Nulla vieta però una rinegoziazione del prestito durante il mercato estivo.

Valzer DS Serie A, l'addio di Sabatini alla Roma apre il mercato dei dirigenti

Ad oggi il sacrificio di Pjanic o di Nainggolan potrebbe essere non necessario in quanto la società dovrebbe riuscire a rientrare nei parametri del FFP. Inoltre la presenza di due calciatori del loro calibro è prerogativa fondamentale per ottenere migliori risultati sportivi e quindi un migliore conto economico nell’esercizio 2016/2017.

“Il risultato economico dell’esercizio 2015/2016”, secondo il comunicato presentato dalla società AS Roma, “dovrebbe presentare un significativo miglioramento rispetto a quanto registrato al 30 giugno 2015. Esso beneficerà, per il secondo anno consecutivo, dei proventi derivanti dalla partecipazione alla Champions League, e dipenderà da numerosi fattori, tra cui: le performance che verranno conseguite in Serie A e in Champions, le operazioni di trasferimento dei calciatori che saranno realizzate nell’esercizio, l’evoluzione dei ricavi derivanti dalle attività commerciali e dalla biglietteria, e infine l’andamento del costo del personale e degli ammortamenti dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive di calciatori”.

Le nostre stime sono assolutamente in linea e pienamente in accordo con quelle presentate dalla società. Tuttavia la frase “le operazioni di trasferimento dei calciatori che saranno realizzate nell’esercizio” potrebbe essere interpretata in favore di una cessione programmata di un big per far quadrare i conti (ricordando che la Roma ha sempre un Patrimonio Netto negativo per 100 milioni, dettaglio non di poco conto).

Brivido per i tifosi giallorossi o solamente una mera precauzione contabile?

PrecedentePasini (Feralpi): “Moltissime adesioni alla nostra lettera contro le squadre B”
SuccessivoRAI, sport a due velocità: bene la pubblicità, redazione in tensione
Born in 1990. 1/2 Italian, 1/2 Indian. Football and cricket lover with a Master's Degree in Business Administration. "Some people think football is a matter of life and death. I assure you, it's much more serious than that". -Bill Shankly

11 COMMENTI

  1. Per il bilancio 2015/16 magari non servirà la cessione, ma per quello del prossimo anno penso sia inevitabile un grande sacrificio. La Roma ha un sacco di “pagherò” da onorare nella prossima sessione di mercato: sono 5 i riscatti obbligatori (Dzeko, Iago Falquè, Perotti, Salah, Zukanovic) per un totale di 42.5 mln di euro, a cui aggiungere il riscatto sicuro di Rudiger, e sono altri 9 mln. Se gli altri prestiti (Digne, El Shaarawy, Emerson e Ucan) non vengono riscattati, devono comunque essere rimpiazzati, almeno un terzino sinistro la roma lo deve avere, e quindi il mercato parte già bloccato e i costi sono già lievitati. Inoltre nel 2016/17 la Roma entrerà in Champions League (se entrerà) dal preliminare, e ciò porta a minori introiti per l’erosione del market pool, visto che quest’anno ha preso il 45% per la prima metà e il 50% per la seconda metà, mentre il prossimo anno se va bene si prende il 15% dalla prima metà e, probabilmente, intorno al 30% della seconda. Se ci aggiungi il -28,9 mln di plusvalenze (più quella di Gervinho, che dovrebbe essere di circa 11-12 mln) diventa evidente che se per il 2015/16 il bilancio è assolutamente sostenibile, per il 2016/2017 assolutamente non lo è. Quindi, secondo me e secondo i miei calcoli (un pò rozzi e da autodidatta) almeno una grande cessione è assolutamente necessaria e indispensabile. Forse anche due…però bisognerà vedere cosa succederà con Paredes e Sanabria, che hanno diverse richieste importanti e potrebbero portare plusvalenze tali da consentire alla Roma di cavarsela con una sola cessione e magari meno importante di Pjanic e Nainggolan.

  2. Io non sarei tanto certo della solidità dell’affermazione “Il risultato economico dell’esercizio 2015/2016”, secondo il comunicato presentato dalla società AS Roma, “dovrebbe presentare un significativo miglioramento rispetto a quanto registrato al 30 giugno 2015”.
    La semestrale è anche il documento da cui risulta abbastanza semplice effettuare una previsione. I ricavi principali sono aumentati su base annua di 37 milioni (+27 dalla CL -che comprende tutto, anche ricavi da stadio- e quasi +10 dai diritti tv per il campionato).
    I costi invece vanno desunti dalla semestrale. Vado a memoria, al 31 dicembre 2014 si avevano: Ammortamenti pari a 18 milioni (diventati 36 al 30.6.15) e Spese per il Personale pari a 60.5 milioni, diventati 136 milioni al 30.6. Al 31.12.15 si hanno Ammortamenti pari a 26 milioni (prevedibilmente il doppio -quindi 52 (+14) – al 30.6.16, non c’è più Gervinho, ma ci sono Perotti e Zukanovic già riscattati + i primi 6 mesi di Gerson e M’Haidat), mentre le Spese per il Personale sono 71 milioni (prevedibilmente almeno 150 (+14) a giugno senza premio champions). Gli altri costi operativi sono rimasti praticamente gli stessi.
    Ora se si pensa che gli oneri finanziari al giugno 2015 erano pari a quasi 11 milioni e che nella sola semestrale 2016 risultano pari a 9,5, è molto probabile che gli stessi oneri siano aumentati di 8 milioni rispetto allo scorso anno, considerato che fino a che non vi è stata la ristrutturazione del debito -febbraio 2015- gli oneri finanziari raddoppiavano sempre rispetto al dato semestrale.
    L’ultimo dato che ci interessa è la gestione netta calciatori. Il dato di + 19 comprende valori pieni sugli ammortamenti, ma semestrali sui prestiti. Se consideriamo che la Roma quest’anno paga prestiti netti (differenza tra prestiti concessi e prestiti ottenuti) per circa 10 milioni di euro a semestre, è facilmente ipotizzabile un dato definitivo a giugno simile a quello dello scorso anno che fu di +27. Gervinho, mazzitelli e i giovani venduti al Brescia portano una 20ina di milioni di plusvalenza. Al netto dei 10 milioni di prestiti per il secondo semestre, il dato definitivo della voce GONC dovrebbe attestarsi attualmente sui 29 milioni.
    ‘Sta pappardella per dire che nella migliore delle ipotesi le maggiori entrate sono praticamente compensate dai maggiori costi.
    Pur ipotizzando variazioni di ricavi minori per ulteriori 5 milioni, il -41 dello scorso anno dovrebbe diventare un – 33 milioni. Secondo me stiamo anche quest’anno nell’ordine di una 40ina di milioni di euro di perdite.
    La Roma deve chiudere quest’anno con un -13/15 per il FPF. Ciò significa che servono 25 milioni entro il 30.6.
    La Roma potrebbe iscrivere a bilancio i 10 milioni del preliminare (come fatto da Lotito lo scorso anno) e compensare il mancato introito del prossimo anno con un sponsor (si spera).
    I restanti 15 milioni potrebbero derivare da cessioni minori. Lo scambio alla pari Diawara-Paredes-Ricci potrebbe azzerare tale buco.
    Il problema grosso è che il prossimo anno, le entrate dalla champions saranno nettamente inferiori rispetto a quelle di quest’anno (a meno di una clamoroso cammino in CL). Gli ammortamenti aumenteranno di una 15ina di milioni, ma tale aumento verrebbe compensato da una riduzione del costo del personale (via Maicon, Keita, de Sanctis, metà Cole, il portiere polacco e il risparmio su Totti), a condizione di trovare una sistemazione per Garcia.
    Mancherebbero comunque una 70ina di milioni almeno al pareggio di bilancio 2016-2017. Quest’anno si potrebbe sfangarla, il prossimo o si dà un taglio deciso ai costi o il nodo verrà al pettine.
    A Campagna dico che i riscatti obbligatori che lui indica sono in realtà già iscritti a bilancio (Perotti e Zukanovic sono iscritti per soli 6 mesi ovviamente).

    • Se i riscatti obbligatori sono già stati inseriti nel bilancio di quest’anno allora sì, neanche quest’anno forse riescono a stare dentro i -30 già da quest’anno…cmq se togli 40 mln di plusvalenze e 22 mln dal market pool champions league (se va bene, perchè se non passa il preliminare potrebbero essere anche di più) il punto di partenza della prossima stagione è veramente molto indietro, e secondo me almeno una grossa cessione la dovranno fare, se non due nel caso in cui non vogliano cedere paredes e sanabria. Poi se vogliono fare un mercato importante per sopperire alla cessione o per cercare di vincere il campionato due partenze sono sicure…

      • Guarda indipendentemente dai numeri, su una cosa siamo assolutamente d’accordo. Il prossimo anno sarà il vero scoglio contabile da superare. Dal 2017 per dire non si avrà più il pesantissimo – e poco produttivo in termini sportivo-agonistici- ingaggio di De Rossi. Noi possiamo solo limitarci a fare una cosa: sperare che la Roma faccia più strada possibile in champions. Già il non superare i preliminari CL sarebbe una mazzata tremenda per il bilancio della Roma.

  3. Correggo. Al terzo capoverso intendevo USCITE e non costi. Al 5 capoverso intendevo scrivere il valore pieno delle PLUSVALENZE (e NON degli AMMORTAMENTI). Il +19 era riferito al 31.12.15

  4. Onestamente credo che la situazione della Roma sia più critica di come viene descritta nell’articolo.
    Partiamo da alcuni dati: gli elementi positivi sono che i ricavi quest’anno sono in aumento rispetto alla passata stagione. Probabilmente si attesteranno intorno ai 200mln, forse 205. Quelli negativi sono che l’ anno scorso la Roma è riuscita a chiudere in rosso di 41mln nonostante plusvalenze monstre (Romagnoli-Bertolacci) che quest’anno difficilmente si ripeteranno a meno della cessione di un big. I costi del personale sono aumentati e stessa cosa gli ammortamenti, il che dovrebbe in parte annullare gli effetti positivi dei maggiori ricavi.

    Morale della favola: la roma si trova nella stessa identica situazione dell’anno scorso, con la differenza che molti dei prestiti dovranno essere riscattati e stavolta finiranno a bilancio. Mi riferisco in particolare a:
    Rudiger 9mln
    El Shaarawy 13ml
    Digne 16mln
    Ibarbo 8mln
    Per un totale di 46 milioni.

    A ciò bisogna aggiungere la situazione Szczesny. Il suo eventuale acquisto costerebbe non meno di 12 milioni nella migliore delle ipotesi.

    La mia sensazione è che ad oggi il bilancio della Roma sia già in rosso di una 20 di milioni, senza considerare gli oneri dei riscatti sopra citati. Vista così la situazione è tragica.

    Chiaramente in positivo c’è da dire che la Roma potrebbe cedere molti dei giocatori oggi in esubero: iturbe, Ibarbo, Ljajic, doumbia, sanabria, paredes. Il problema è che la loro valutazione è comunque contenuta e se per sanabria e paredes si può ottenere una plusvalenza, la stessa cosa non dovrebbe valere per iturbe, doumbia, ibarbo e Ljajic.

    Insomma, per pensare di fare affidamento su queste cessioni per ripianare il bilancio ci vuole parecchia fantasia e molto ottimismo. La realtà dice che i riscatti sopra elencati non potranno che essere sostenuti tramite la cessione di un pezzo importante, se non addirittura due.

    Altra cosa in conclusione. La roma ha già pianificato dimettere a bilancio per il prossimo anno Allison e Gerson, per un totale di 25 milioni circa. Se malauguratamente dovesse uscire sconfitta dal preliminare vedrebbe svanire importanti introiti (già di per sé ridotti per via del terzo posto). Passerebbe dagli odierni 70 milioni circa ottenuti quest’anno con la Champions (market pool, premi, stadio) a 25. Un buco da 45 milioni in un bilancio già di per sé strutturalmente in rosso.

    Ciò significherebbe non solo dover cedere pezzi importanti, al fine di racimolare almeno 70-80 milioni, ma anche la necessità di ridurre drasticamente il monte ingaggi.

    Continuo a vedere la gestione della Roma come insostenibile sul lungo periodo.

    • Io la penso esattamente come te sul discorso in generale. La Roma finché avrà questi numeri in termini di ricavi operativi (e noi sappiamo già che il prossimo anno non avremo gli stessi numeri di quest’anno), l’abbattimento dei costi (in primis le spese per il personale) è condizione necessaria per garantirsi una gestione equilibrata.
      Ti volevo correggere su alcuni dati. La plusvalenza di Romagnoli è iscritta nel bilancio in corso. Il dato Player trading a dicembre (+19) senza Romagnoli sarebbe stato altrimenti negativo (probabilmente -4), Bertolacci alla fine non è stata una grande operazione economica (la plusvalenza registrata è stata pari a 3 milioni, per dire Mazzitelli già venduto al Sassuolo genera 3,5 milioni), è stata invece una buona operazione patrimoniale (la Roma ha migliorato la sua posizione finanziaria di 12 milioni circa).
      Il comunicato ufficiale relativo a Ibarbo non parla di riscatto obbligatorio, quindi credo che non verrà riscattato.
      Gerson dovrebbe già essere stato iscritto a bilancio a gennaio. C’è stata la comunicazione ufficiale dell’acquisto e la Roma quando comunica ufficialmente un acquisto inizia normalmente da quel momento a scontare il cartellino. Quindi credo che quest’anno contabilizzano sei mesi dell’ammortamento annuale (1,5 milioni circa) e il prossimo anno la quota Gerson aumenterà di altri 1,5 milioni.

  5. Buongiorno,
    innanzitutto vi ringrazio per l’interessamento ed i commenti (tutti costruttivi) che fanno sempre molto piacere!

    Vorrei precisare solamente un ragionamento metodologico per spiegare meglio come leggere l’articolo. Quando parlo di iscrizioni a bilancio mi riferisco alle iscrizioni a CONTO ECONOMICO, in quanto il perimetro d’analisi in questo caso è stato sul vincolo dell’utile/perdita <30 milioni per i due ultimi esercizi.

    Questo per dire: i valori di acquisti/cessioni non vengono iscritti totalmente a conto economico.
    In CE appaiono eventuali plus/minusvalenze se il giocatore viene ceduto e l'ammortamento (prezzo d'acquisto/anni di contratto) se viene acquistato.

    Quando leggo (faccio un esempio) "cessioni per 40 milioni e fare cassa" oppure "riscatti obbligatori per 60 milioni" la differenza fra queste due poste fa sì -20 milioni, ma non è il nostro perimetro di analisi. A noi non interessa, in questo articolo, verificare a livello finanziario i flussi in ingresso o in uscita derivanti da operazioni di investimento/disinvestimento.

    Cercavamo soltanto di dire: "bene ora il conto economico è traballante, ma considerando che Gervinho ha fruttato una plusvalenza di 13 milioni (19 pagati meno i 6 milioni del suo valore di carico residuo), la Champions porterà ricavi incrementali (primo perchè c'è un "turno in più rispetto all'anno scorso";secondo perchè come espresso dalla società "i ricavi iscritti sono prudenziali e potrebbero essere rettificati verso l'alto") e terzo potrebbero essere utilizzate altre pedine per migliorare questo dato (non per fare solamente cassa, ma migliorare l'andamento economico, cioè in sostanza creare valore in conto economico, in questo caso ridurre la perdita: faccio un esempio con Paredes che è contabilizzato a 4 milioni e viene venduto per 12 milioni, generando una plusvalenza secca di 8 milioni), a fine anno il sacrificio di Pjanic-Nainggolan POTREBBE essere non necessario.

    Sulla sostenibilità a tendere del business plan, le incertezze manifestate invece sono assolutamente condivisibili, oltre che argomentate in maniera eccellente.

    In futuro, facendo tesoro di queste osservazioni, potremmo scrivere anche un articolo in cui si mettono a frutto i vostri commenti, cercando di delineare una possibile situazione "to-be" e un business plan 2016-2017 dei giallorossi!

    Grazie ancora!

    Alberto

    • Si Alberto, grazie della risposta.

      Alla luce di quanto hai scritto e facendo dei calcoli approssimativi la situazione risultante dovrebbe più o meno essere questa:
      FATTURATO 205 (dati in milioni di euro)
      COSTI OPERATIVI -(202) (dovuto anche all’aumentato peso del costo del personale)
      GESTIONE OPERATIVA -(3)
      PLAYER TRADING 0 (questa è l’incognita: l’anno scorso sono stati messi a bilancio romagnoli e bertolacci, quest’anno gli unici su cui fare affidamento per plusvalenze importanti sono Sanabria e Paredes, senza considerare i big. Inoltre c’è anche il rischio di mettere a bilancio delle minusvalenze. Ipotizziamo che non si cedano big e si chiuda in pareggio questa voce)
      EBITDA -(3)
      AMMORTAMENTI -(48) (la roma ha fatto acquisti importanti come Salah, Dzeko e Nainggolan che sicuramente andranno a pesare su questa voce che presumo sarà più pesante rispetto all’esercizio precedente)
      EBIT -(51)
      GESTIONE FINANZIARIA -(8) (riporto i dati del bilancio precedente, anche se ho la vaga impressione che anche questo numero possa essersi aggravato, ricordando gli interessi che la roma deve pagare sul finanziamento ricevuto da Goldman Sachs)
      EBT -(61)
      IMPOSTE -(4) (riporto la stessa voce non potendo fare affidamento su altre fonti)
      RISULTATO NETTO -(65)

      Ora, questi sono numeri buttati lì così, a “impressione” diciamo, ma che tengono in considerazione un po’ tutta la situazione. A mio avviso non sono tanto lontani dalla realtà. Mettiamo anche che fossi stato troppo pessimista e togliamo 20 milioni al dato finale, staremmo comunque parlando di un rosso da 45 milioni.

      Altro elemento da sottolineare: mettiamo anche che in qualche modo la roma riesca tramite plusvalenze e cedendo tutti i pezzi in esubero (quindi tenendo tutti i big) a chiudere in pareggio (ho forti dubbi a riguardo ma facciamo questa ipotesi). A quel punto si ritroverebbe per l’annata 2017-2018 senza più esuberi su cui fare affidamento e nella spiacevole situazione che se malauguratamente per lei dovesse uscire dai preliminari, come ho evidenziato nel commento precedente, vedrebbe i propri ricavi crollare di un ammontare di circa 45 milioni rispetto a quest’anno.

      E’ vero che potrebbe fare affidamento su altre voci quali sponsor, maggior ricavi commerciali e da botteghino, ma non sarebbero certamente sufficienti a coprire un tale buco nei ricavi. Ed il punto è che tenere i big significa anche farsi carico e dei costi operativi che a quel punto nella prossima stagione sarebbero imponenti.
      Insomma, il problema per la Roma non è tanto chiudere in pareggio questo bilancio, che può anche essere possibile facendo ricadere i fattori positivi sul bilancio che si chiude al 30/06 e rimandando a quello della stagione successiva quelli negativi (minusvalenze, ammortamenti dei giocatori riscattati quali El Shaarawy, Digne, Rudiger, Allison, Gerson etc), quanto appunto quello della stagione 2016-2017 che, se privato dei ricavi champions, è letteralmente impossibile che non chiuda in profondo rosso. Ecco che la cessione di almeno 2 big, se non in questa stagione, è necessario avvenga nella prossima.

      • Senatore ti dico la mia.

        Il fatturato dovrebbe essere pari a 220 milioni. Considero i + 37 che avevo indicato. In più a gennaio 2016 i proventi pubblicitari e gli altri proventi hanno avuto un aumento di 3 milioni rispetto al gennaio 2015.
        Il costo del personale dovrebbe attestarsi oltre 150 i milioni, ci dovrebbe essere un aumento di almeno 14 milioni, ma potrebbe essere più alto.
        Quindi i costi operativi dovrebbero essere (210) almeno.

        GESTIONE OPERATIVA 10

        Il dato Player trading a gennaio è fermo a +20. Le plusvalenze indicate nella semestrale sono pari a 29 milioni quasi e vengono compensate da quasi 10 milioni di prestiti netti (per prestiti netti intendo la differenza economica tra prestiti pagati e prestiti incassati vedi Ljiaijc). Da gennaio in poi si sono ceduti Gervinho, Mazzitelli e N’doj+Somma al Brescia che comportano una 20ina di milioni di plusvalenze compensati da altri 6 mesi di prestiti netti (i prestiti di iturbe e El Sharawi si annullano).

        PT 29

        EBITDA 39

        AMMORTAMENTI (54)

        EBIT (15)

        GESTIONE FINANZIARIA (19)

        GESTIONE PRIMA DELLE IMPOSTE (34)

        GESTIONE FISCALE (4)

        (PERDITA) (38)

        Considera che i costi del personale possono variare in negativo per altri 10 milioni.

        L’obiettivo per il fpf dovrebbe essere -13. servono da un minimo di 25 milioni a un massimo di 35.

    • Guarda Alberto forse non ci siamo espressi benissimo (chiedo scusa per il mio primo commento in cui ho scritto la parola ammortamenti quando intendevo invece plusvalenze,) ma credo che gli altri commenti avessero ben chiaro cosa intendi tu per iscrizione a bilancio.
      Poi sulla confusione che soprattutto l’informazione sportiva ingenera nelle menti dei tifosi sfondi un portone aperto. A Roma si scrive che la Roma ha bisogno di vendere per 40 milioni per rispettare il fpf e nessuno che spiega ai lettori che la cessione per 40 milioni di Pjanic (che ha un valore contabile di 5 milioni a giugno) è una cosa rispetto e quella cessione per la stessa cifra di un pacchetto composto da Falqué, Iturbe e Doumbia (che hanno insieme un valore contabile di quasi 40 milioni) ne è un’altra. Gli effetti sarebbero identici in termini finanziari, ma EVIDENTEMENTE DISTINTI in termini economici.
      Ma su questa cosa c’è da farsi il callo, i tifosi possono anche non avere basi contabili, ma la comunicazione non fa nulla per aiutare a capire.

Comments are closed.