Inter Thohir Suning, il patron nerazzurro è sbarcato nuovamente a Milano. E, a margine dell’inaugurazione del nuovo Inter Store, ha anche rilasciato dichiarazioni sulla trattativa con il gruppo cinese.
«È bene avere un partner strategico, anche con Moratti ci sono voluti 8 mesi per concludere la trattativa – ha dichiarato il presidente dell’Inter -. È la stessa storia, trovare un partner strategico è importante. Il calcio sta crescendo in Asia e Usa ma l’industria più importante resta in Europa. Ma i tifosi in crescita sono in Asia e Usa, quindi è importante avere partner a livello globale, non solo in Cina, tutto per rendere l’Inter più grande».
Sulla trattativa, però, il patron nerazzurro non si è troppo sbilanciato: «Non posso dire nulla finché non ci sono le firme, è come per il calciomercato. Ma sembra che arriverà qualche buon giocatore. Quest’anno non è stato perfetto ma la nostra squadra sta crescendo, da ottava a quarta. La CL sarebbe stata perfetta ma è stata comunque una buona stagione. Abbiamo fiducia in Mancini e la squadra è cresciuta come posizione in classifica. La Champions è importante per noi, è quello su cui siamo concentrati, dal punto di vista del marketing e anche sportivamente».
Champions fondamentale, quindi, e per questo «vogliamo che la squadra sia competitiva in Italia e in Europa – ha proseguito Thohir -. Ma non è possibile se non rispettiamo il FPF. Se non lo rispettiamo le conseguenze sono quelle del Galatasaray e non lo vogliamo. Costruiremo una buona squadra ma rispettando il FPF. Se guardate la nostra base, credo che sia buona. Sono sicuro che con la nostra strategia raggiungeremo gli obiettivi».
Un Fair Play Finanziario che limita anche gli affari di mercato. «Dobbiamo cedere uno o due giocatori per comprarne uno o due? Per il Fair Play Finanziario sì – l’ammissione del numero 1 interista -. Dobbiamo rispettare le regole su acquisti e cessioni e i numeri degli ingaggi. Siamo tra i top 3-4 per spese in Italia ma dobbiamo rispettare il FPF».
«Ma non significa – ha proseguito Thohir – che perderemo i giocatori che fanno parte della nostra base: Icardi, Murillo, Brozovic, Kondogbia, Medel, Perisic, Eder. Sono tutti importanti. Non penso che cambieremo 8 titolari ma uno o due è possibile. Ma la base c’è e dobbiamo proteggerla».