Aron Gunnarsson e Hannes Halldorsson dell'Islanda / Insidefoto
Aron Gunnarsson e Hannes Halldorsson dell'Islanda / Insidefoto

Francia Islanda Euro 2016 – Chissà se i 600 islandesi che non hanno guardato in tv il trionfo della loro nazionale contro l’Inghilterra confermeranno la stoica scelta stasera: alle 21 Francia e Islanda si giocheranno l’accesso alla semifinale di Euro 2016 e c’è chi pregusta l’ennesima sorpresa di questo torneo. In campo ci saranno 22 uomini, ma per chi frequenta il mondo del calcio saranno 696,9 milioni di euro (la Francia) contro 76,6 (l’Islanda). Una differenza di 620 milioni di euro. Dando per buone le valutazioni pre-Europeo fatte dal Cies, l’osservatorio indipendente sul calcio, i numeri parlano chiaro: l’Islanda vale meno dell’11% della Francia. Ma la palla è rotonda e se è vero – come è vero – che nella sfida vinta contro l’Inghilterra il rapporto tra le rose fosse al 10%, a Parigi tutto può succedere.

 

I Bleus con Griezmann-Pogba 

La Francia, secondo il Cies, era la nazionale numero due per valore della squadra tra le 24 che hanno preso parte alla prima fase di Euro 2016. Prima di lei l’Inghilterra; alle sue spalle la Spagna. Del podio stilato prima del dieci giugno al momento resta sola, padrona di casa con molta voglia di vincere. Didier Deschamps, sesto ct più pagato del torneo con un ingaggio da 2 milioni di euro, può contare su una rosa zeppa di campioni. Il valore totale sfiora i 700milioni di euro, la star è Antoine Griezmann che incide sul totale per 120 milioni. Il giocatore dell’Atletico Madrid vale il 17% di tutta la squadra.

Al suo fianco c’è Paul Pogba, poi Anthony Martial. Secondo Transfermarkt Griezmann e Pogba si equivalgono – 70 milioni a testa – ma tutta la selezione francese passa dai 696,9 milioni stimati dal Cies di valore ad ‘appena’ 487. Per il sito-bibbia degli appassionati di calciomercato, dopo i due ragazzi-simbolo c’è Martial che vale 30 milioni di euro. 

Islanda, dai 13 milioni per Sigurdsson ai 200mila euro di Jònsson

Favola completamente diversa quella che si racconta a Reykjavik. L’Islanda, con la sua parte di made in Italy, è tutta racchiusa tra i 13 milioni di euro di Gylfi Sigurdsson e i 200mila di Ingvar Jònsson. Per il Cies il suo valore complessivo, come detto, è di 76,6 milioni di euro; per Transfermarkt si crolla a 47 milioni in totale, con in testa il trequartista dello Swansea Sigurdsson. Il capitano e uomo-simbolo Aron Gunnarsson per Transfermarkt costa 2,5 milioni di euro e secondo voci di mercato potrebbe addirittura sbarcare in Italia per rinfoltire il centrocampo del Bologna. Ma sebbene alcune squadre europee stiano provando a convincere i ragazzi islandesi, il totale del loro valore economico è sempre piuttosto basso: due terzi del solo Pogba, ad occhio.

Eppure la nazionale islandese, che vale 18 mesi dello stipendio di Cristiano Ronaldo, per intenderci, è arrivata ai quarti chiudendo seconda nel proprio girone (davanti al Portogallo) e battendo l’Inghilterra agli ottavi. Vincere con i padroni di casa sarebbe una chicca storica per i calciatori di Heimir Hallgrímsson (che nella vita fa il dentista) e per tutto il Paese abitato da 300mila persone. La partita con l’Inghilterra è stata vista dal 99,8% della popolazione con sole 600 persone distratte da altro in televisione. Stasera si replica: perché 620 milioni di euro fanno la differenza nella vita, ma non è proprio detto che la facciano anche sul campo verde. 

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