Luciano Zauri ai tempi della Lazio
Luciano Zauri ai tempi della Lazio (Insidefoto)

Zauri Lazio ingaggio in nero – Due anni di squalifica per essersi fatto pagare dalla Lazio parte dell’ingaggio all’estero per le stagioni 2006-2007 e 2007-2008. Tanto è costato a Luciano Zauri, all’epoca calciatore biancoceleste, l’escamotage per incassare “una parte della remunerazione non ufficiale per le prestazioni sportive rese”. Alla Lazio è stata inflitta un’ammenda di 30mila euro. È quanto si legge nel comunicato ufficiale del Tribunale federale nazionale che ha punito in primo grado il calciatore e il club. Al centro della vicenda ci sono due versamenti in entrata su un conto corrente svizzero riconducibile a Zauri: il primo, datato 16 aprile 2007, è da 499.906,89 euro; il secondo, del 2 luglio 2007, da 749.750,53. Versamenti effettuati, scrive il TFN, “in significativa coincidenza con la firma di un nuovo contratto quinquennale sottoscritto il 9/7/2007” tra Zauri e la Lazio.

Comunicato ufficiale Tribunale Federale Nazionale su squalifica Zauli e ammenda alla Lazio
Comunicato ufficiale Tribunale Federale Nazionale su squalifica Zauli e ammenda alla Lazio

Secondo la sezione disciplinare del TFN, il rinnovo contrattuale “senza alcuna spiegazione logica prevedeva per i primi tre anni una forte riduzione del compenso precedentemente percepito che poi tornava ad alzarsi di quasi tre volte per le ultime due stagioni”. Per questo il Tribunale ritiene che i due versamenti siano parte del “corrispettivo fittiziamente ridotto versato in nero sul conto cifrato”. E questo sebbene il contratto sia stato firmato una settimana dopo il secondo versamento: “È evidente infatti – scrive il TFN – che lo Zauri avrebbe potuto accettare di sottoscrivere un contratto che prevedeva simulatamente un corrispettivo inferiore a quello effettivamente concordato solo se avesse preventivamente incassato la parte in nero non contrattualmente garantita”.

Dallo stesso conto, poi, come spiega il TFN, sono partiti tra luglio e ottobre 2008 due versamenti in uscita destinati a società “facenti capo” a Tullio Tinti, agente del calciatore (la sua posizione sarà valutata in un altro procedimento). Il 18 gennaio 2010 il conto è stato chiuso, dopo un “prelievo in contanti di 815.495,00 saldo residuo dei due versamenti” datati 2007.

Il procedimento del TFN, spiega lo stesso tribunale, è partito da un’indagine della Procura di Milano durante la quale è stato “accertato” che il conto svizzero sul quale sono state accreditate le somme “è stato aperto per conto dello Zauri dalla Società Ego System S.A”. Per il TFN, inoltre, “la responsabilità dello Zauri per i fatti a lui ascritti è quindi accertata anche se non è chiara la ragione per la quale la Procura non ha ritenuto, allo stato, di procedere contro chi ha erogato i compensi in nero al calciatore“.

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