“Per la prima volta il club sta dimostrando di non essere coeso come in passato, non ci sono più tanti soldi ma ci devono essere idee”. Così l’ex tecnico del Milan e della Nazionale, Arrigo Sacchi, ha commentato ai microfoni di Radio Anch’io lo Sport l’attuale momento di difficoltà della società rossonera.
Sacchi ha anche stigmatizzato l’atteggiamento della Curva Sud Milano, che ieri, prima, durante e dopo la gara casalinga con il Parma, persa dai rossoneri per 4-2, ha duramente contestato l’ad del Milan, Adriano Galliani e alcuni giocatori, a partire da Mario Balotelli. “E’ inaccettabile”, spiega l’ex tecnico rossonero, “la violenza dei tifosi, se contestano una società con 25 anni di successi alle spalle, agli altri club che dovrebbero fare? Manca totalmente la riconoscenza verso un club che ha regalato grandi emozioni a tutti loro. Non esiste minacciare una squadra intimandogli di farli uscire a mezzanotte se non li incontrano. In una situazione così complicata bisogna accettare anche al sconfitta, ci sono momenti in cui si sbaglia qualcosa e altri sono più bravi di te. Non ci sono civiltà e merito”.
Il “profeta di Fusignano”, il cui nome è legato indissolubilmente ai trionfi del Milan di Silvio Berlusconi, ha inoltre riconosciuto i meriti di Galliani nella sua lunga permanenza alla guida del club: “Galliani è uno dei più grandi dirigenti che ci siano in Italia”. Mentre assolve parzialmente l’attuale tecnico Clarence Seedorf: “Lui è stato chiamato ad allenare giocatori che non ha scelto, la sua è una missione difficile, bisogna prendere i giocatori funzionali alla propria idea di gioco”.
Anche su Balotelli l’ex tecnico del Milan ha la sua spiegazione: “E’ un talento, questo non vuol dire che possa andar bene per qualsiasi cosa, deve trovare un ambiente positivo e un gioco che lo aiuti. La persona prima del giocatore è fondamentale, molto probabilmente deve maturare, lui è un talento straordinario, ma non è sufficiente. Confermarlo? Bisogna trovare giocatori funzionali ad un certo tipo di calcio, lui si muove molto poco”.