Domenica pomeriggio la Roma ha trasmesso l’amichevole di Pinzolo con i russi del Terek Grozny attraverso Facebook Live, il servizio del social network che permette di pubblicare filmati in diretta streaming. Risultati impressionanti – come riporta oggi il quotidiano romano Il Messaggero -: un milione di persone raggiunte, 178 mila visualizzazioni complessive sia nel primo che nel secondo tempo, un totale di 150 mila contatti unici. Non fosse abbastanza, l’interazione degli utenti ha prodotto oltre 36mila commenti.
Ora la Roma vorrebbe ripetere l’iniziativa in occasione delle altre amichevoli estive. Impossibile, invece, replicare per il campionato o le coppe: i contratti dei diritti televisivi, almeno per ora, lo proibiscono. È stata la stessa società giallorossa a contattare Facebook per gettare le basi dell’idea e tradurla in realtà.
La Roma è diventata così la prima squadra europea a scendere nell’arena di Facebook Live, già sperimentata in altri ambiti (basti pensare alle dirette streaming del premier Matteo Renzi per rispondere alle domande dei cittadini).
In futuro i ritorni in termini di profitti potrebbero rivelarsi smisurati.
A livello tecnico i tecnici della struttura Media della Roma hanno dovuto ridurre due ore di video in alta definizione, “comprimerle” e suddividerle in due finestre da circa 45 minuti. Perfino gli informatici di Facebook, sorridono a Trigoria, si sono meravigliati: tanto che nelle ultime ore altri club europei hanno chiesto alla Roma indicazioni legate ai metodi.
Il concetto di diretta sportiva su Facebook apre scenari nuovi e decisamente interessanti. In primis è una rivoluzione dal punto di vista dei social network: è il salto di qualità più volte auspicato da Zuckerberg, che non ha mai nascosto il proprio obiettivo di rendere Facebook uno strumento di informazione e di intrattenimento a tutto tondo, in cui i video hanno un ruolo fondamentale.
Tant’è che l’esperimento tentato con la Roma sarà molto probabilmente replicato anche durante altri eventi sportivi in occasione delle prossime Olimpiadi a Rio de Janeiro.
Ma questa iniziativa potrebbe portare grosso scompiglio soprattutto nel mondo dei diritti tv, la cui frontiera sembrava finora infrangibile.
Ha infatti ancora senso parlare di diritti televisivi quando è possibile seguire un evento in diretta utilizzando semplicemente un’app sul cellulare?