Doveva essere il Manchester United di Jorge Mendes, con l’arrivo di Josè Mourinho e quello ventilato di un direttore sportivo vicino al procuratore portoghese, Andrea Berta dell’Atletico Madrid, che invece alla fine ha deciso di rimanere dov’è.
E invece sembra sempre di più il Manchester United costruito sugli uomini di Mino Raiola, perchè dopo Ibrahimovic a zero (ma con ingaggio da 15 milioni a stagione) e Mkhitaryan (31 milioni di euro al Borussia Dortmund e ingaggio da circa 10 milioni) potrebbe essere arrivato il momento di Paul Pogba.
Il francese, come riportano un po’ tutti i siti di calciomercato, sarebbe in procinto di cambiare maglia e scegliere Manchester.
Un affare da 120-125 milioni: 100 alla Juve e il resto al giocatore e al suo entourage. Ben più dei 101 pagati dal Real Madrid nel 2013 per Bale.
E al giocatore è stato promesso uno stipendio da nababbo: 20 milioni netti a stagione per 5 anni tra parte fissa, circa 14 milioni, e diritti d’immagine. Come Leo Messi e a un passo da Cristiano Ronaldo, che guadagna 21 milioni all’anno, stando alle cifre riportate oggi, tra gli altri, dal Corriere dello sport.
Pogba ha scelto: addio alla Juve, va al Manchester United. La decisione è stata presa e anche comunicata ai campioni d’Italia. Impossibile resistere alle lusinghe multimilionarie di Josè Mourinho, impossibile per i bianconeri pareggiarle.
Il gioco, dunque, sembra davvero fatto. A queste cifre, la Juve non ha margini di manovra e non può far altro che accettare, pur a malincuore, la partenza di Paul. Da Torino hanno sempre ritenuto incedibile il numero 10, a meno che non fosse lui stesso a chiedere di andare via. Così è stato.
Mino Raiola da tempo sta lavorando al ritorno a Old Trafford del suo assistito. Il braccio di ferro tra i rappresentanti di Pogba e la società bianconera dura infatti da circa tre settimane. Nelle ultime ore c’è stata un’accelerazione.
E, dopo i contatti con lo United, il prossimo passo sarà un incontro tra i dirigenti juventini e Raiola: a quanto risulta non è andato in scena ieri ma è in agenda a breve.
D’altra parte, i bianconeri non possono trascinare troppo a lungo la questione, dato che dovranno rispondere adeguatamente sul mercato.
Ora in bilancio verrà iscritta una plusvalenza monstre: nel 2012 Pogbà venne ingaggiato dalla Juve a parametro zero (era il 4 agosto 2012). La commissione incassata da Raiola fu pari a 1,635 milioni.
Per la Juventus, invece una plusvalenza da calcolare sui 101 milioni (il dato maggiormente accreditato) a cui va tolto il valore a bilancio del giocatore che dagli ultimi documenti disponibili era di 5 milioni di euro (al 30 giugno dovrebbe essere portato a circa 4,5 milioni di euro). In attesa del responso del campo sembra un affare per tutti.