Aurelio De Laurentiis (Insidefoto.com)
Aurelio De Laurentiis (Insidefoto.com)

Salutato Gonzalo Higuain, il Napoli può quantomeno iniziare a fare i conti, considerando i 90 milioni che entreranno a breve nelle casse dei partenopei, andando ad aumentare le cifre delle plusvalenze dei big. Magra consolazione per i tifosi, in attesa dei nuovi colpi di De Laurantiis.

La Juventus, come detto, verserà in due tranche la cifra della clausola per l’attaccante argentino: 90 milioni complessivi che rappresentano, per il Napoli, una plusvalenza di 86,3 milioni. La plusvalenza più alta non solo degli ultimi 10 anni, ma di sempre in Italia (aspettando l’eventuale cessione di Pogba).

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Dal 2008, le plusvalenze nette per i campani (cioè considerando anche le minusvalenze) sono state di poco superiori ai 200 milioni (ai 128 miilioni di cui parlavamo qui vanno aggiunti quelli per Higuain), numeri di una certa rilevanze seppur distribuita su un così lungo periodo di tempo.

La maggior parte delle plusvalenze, però, arrivano dalla cessione di tre giocatori in particolare: oltre ad Higuain, infatti, gli addii di Edinson Cavani e Ezequiel Lavezzi hanno garantito a De Laurentiis incassi notevoli. Tanto che tutte e tre le operazioni sono nella top-10 di cui sopra.

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Da sole, le tre cessioni in questione hanno permesso di realizzare la bellezza di 179,3 milioni di euro in plusvalenze, a fronte di un prezzo di cessone di 186 milioni. Una resa praticamente massima, resa possibile anche dalla scelta di calcolare gli ammortamenti a scalare in modo non lineare in base al numero degli anni di contratti rimasto. Così facendo, al Napoli bastano quasi sempre 3 anni per ammortizzare l’intero costo del giocatore, aumentando la possibile plusvalenza. E permettendo di dimostrare anche una maggiore efficienza davanti all’analisi dei conti.

«Siamo un club solido, virtuoso, che ha avuto la capacità negli anni di diventare grande avendo anche rispetto per il bilancio», ha dichiarato il patron De Laurentiis in un’intervista al Corriere dello Sport. Anche grazie ad alcuni sacrifici eccellenti, che finora non hanno intaccato la crescita dei campani.

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Classe 1990, giornalista.

1 COMMENTO

  1. 180 milioni per ritrovarsi senza uno stadio. A oggi mi pare che l’UEFA non abbia dato ancora l’ok per far giocare la Champions L. al S. Paolo viste le condizioni in cui versa l’impianto. Una società che ambisce ai primi posti in Italia e in Europa non può non avere uno stadio di proprietà, moderno e funzionale grazie al quale aumentare considerevolmente i ricavi.
    Vorrei un vs commento grazie.

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