John Elkann in dibbling su Marco Masini nel corso di una "partita del cuore"(Insidefoto.com)

Un dividendo da 36,2 milioni di euro, è l’ultima cedola della Giovanni Agnelli&C. incassata dagli azionisti lo scorso 22 giugno. L’accomandita italiana a monte del gruppo Exor-FCA si trasferirà in Olanda nei prossimi mesi e ha staccato a giugno un dividendo pari a 10 euro per ciascuna azione ordinaria e a 13,15 euro per le azioni di categoria B. La Giovanni Agnelli&C. sarà protagonista di una fusione transfrontaliera con la newco Ga Bv, società di diritto olandese. Con lo spostamento della sede della Ga&C nei Paesi Bassi, così come della sede della holding Exor che discuterà il trasferimento nell’assemblea del prossimo 3 settembre, la Juventus diventa l’unica controllata italiana dalla famiglia Elkann-Agnelli.

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Come spiega il quotidiano Italia Oggi, “il dividendo vede accantonare a riserva 7,6 milioni di profitto residuo pari al complessivo utile civilistico di quasi 44 milioni”. Questo è un risultato più basso rispetto a quello del 2014 quando l’utile aveva toccato i 105,1 milioni di euro risentendo però, ricorda il quotidiano economico, della plusvalenza sulla cessione di partecipazioni e di maggiori cedole. L’accomandita, inoltre, ha presentato un bilancio consolidato chiuso con un utile salito a 405,4 milioni dai 237 milioni del 2014 ed un patrimonio netto di 5,4 miliardi.

Con lo spostamento della sede fiscale della Exor in Olanda e della sede della Giovanni Agnelli & C. ci sarà per il fisco italiano una perdita netta, come ha spiegato nei giorni scorsi al quotidiano M&F Alessandro Dragonetti, managing partner e responsabile dell’area tax di Bernoni Grant Thornton. Oltre alle imposte che non saranno versate, verranno a mancare i contributi dei dipendenti di ciascuna azienda e si avrà un mancato versamento dell’Iva.

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