In una intervista odierna al Corriere della sera edizione di Bologna Matteo Lepore, fresco assessore allo Sport del Comune, non si sorprende della scalata di Bologna nella classifica del Sole24Ore riguardo all’indice di sportività. Ma dagli impianti per gli sport di base al «piano-Dall’Ara» per consentire un grande rilancio del Bologna calcio, c’è molto lavoro da fare
«Capisco che i tifosi vorrebbero vedere già tutto fatto – dice Lepore -, ma siamo perfettamente nei tempi. Con il club abbiamo un dialogo costante e settembre sarà un mese cruciale. Ristrutturare il Dall’Ara è un obiettivo prioritario per questo mandato del sindaco ma ci sono molte questioni ancora da discutere legate alle modalità della concessione e ai dettagli del progetto. In mano c’è il via libera della Soprintendenza e la volontà, nostra e del club, di andare avanti».
A proposito del calendario dei prossimi incontri per accelerare la situazione Lepore ha poi aggiunto: «Abbiamo incontrato Claudio Fenucci prima delle vacanze, quando Joey Saputo sarà in città ci vedremo ancora».
Mentre in merito alla soluzione migliore secondo il Comune per la concessione? Funziona il modello-Juventus? «Ci sono anche altre strade che stiamo esplorando. Vedremo assieme al Bologna quella migliore»
Ma dagli impianti per gli sport di base al «piano-Dall’Ara» per consentire un grande rilancio del Bologna calcio, c’è molto lavoro da fare. Sotto la lente d’ingrandimento ci sono anche i campetti da basket all’aperto, dei quali il Corriere di Bologna si è occupato la scorsa settimana. «Un lavoro che ci è servito per vedere alcune criticità, ma la questione dei playground non si esaurisce soltanto ristrutturandoli. Serve un approfondimento del tessuto sociale, chi quei campetti li ha costruiti oggi ha un’altra età e non gioca più e magari i figli scelgono altri luoghi. Dietro c’è la socializzazione e il luogo d’aggregazione, sono questi i punti che ci stanno a cuore».
E per le periferie l’assessore promuove un modello: “Ho in mente per i campetti della città un crowdfunding esattamente come abbiamo già fatto per San Luca e il Nettuno”.