L’estate d’oro di Mino Raiola forse non è ancora finita, ma con l’affare-Pogba l’agente di origini italiane ha fatto davvero bingo. Non solo in questa sessione di calciomercato 2016; ma grazie agli ultimi quattro anni trascorsi al fianco del campione ventitreenne francese. Raiola ha intascato dalla Juventus 36,415 milioni di euro dall’estate 2012 al 9 agosto scorso: volendo fare i pignoli, sono più di 9 milioni di euro all’anno. Per capire come è andata bisogna riavvolgere il nastro proprio al 2012, quando un Paul Pogba semi-sconosciuto arrivò a Torino a parametro zero. Raiola si accaparrò subito 1,635 milioni di euro, solo per aver convinto il suo assistito a non rinnovare con il Manchester United e scegliere i bianconeri.
Ma la forza dimostrata in campo da Pogba ha spinto la Juventus – su presumibile pressione di Raiola – a rinnovare nel 2014 il contratto del calciatore fino al 30 giugno 2019. E via altre commissioni, 4,53 milioni nel corso dell’esercizio 2014-15 e altri 2 milioni nel corso del primo semestre della stagione 2015-16. Il totale del costo storico del calciatore sale così a 8,165 milioni di euro pagati per un giocatore che, in teoria, sarebbe dovuto arrivare gratis alla Juventus. A questa cifra vanno aggiunti gli oneri accessori, non capitalizzati, concessi dalla Juventus a Raiola nel corso del quadriennio a Torino.
Già a partire dalla stagione 2012-2013, come si evince dal bilancio dell’esercizio chiuso il 30 giugno 2013, Raiola ottenne dalla Juve 0,750 milioni di euro come oneri accessori. La cifra è aumentata nel 2014 a 1,5, per poi attestarsi a 0,5 milioni sia nel bilancio chiuso il 30 giugno del 2015 e sia nel primo semestre della stagione 2015-2016, è scritto nella relazione semestrale al 31/12. Il totale dei costi non capitalizzati è così 3,25 milioni di euro.
La vera sorpresa, però, è arrivata con il #Pogback, ovvero il ritorno dell’ex 10 juventino a Manchester. Al procuratore sono andati 25 milioni di oneri accessori e c’è più di qualcuno che ha pensato che dietro la corposa commissione ci fosse una mascherata TPO, Third Party Ownership, dello stesso Raiola sul cartellino di Pogba. La provvigione pari all’incirca al 25% della somma versata dallo United per riportarlo a casa – 105 milioni di euro (più eventuali 5 di bonus) – ha ridotto, come è noto, la plusvalenza della Juventus a 72,6 milioni di euro, ma il portafogli di Raiola si è ingrossato ancora di più.
Come se non bastasse, suggerisce La Gazzetta dello Sport, sembrerebbe che l’agente di Pogba possa contare su altri 10 milioni in arrivo da Manchester, come premio per aver convinto il francese a ritornare a essere un Red Devil. Se fosse confermata questa indiscrezione, insomma, grazie al viaggio di andata e ritorno da Manchester (durato quattro anni), Raiola avrebbe guadagnato un totale di 46,415 milioni di euro per aver gestito Paul Pogba. Sicuramente un affare.
I cinque trasferimenti più remunerativi di Raiola
L’agente olandese non è nuovo a colpi di mercato del genere. Solo questa estate e solo con il Manchester United ha piazzato altri colpi importanti: ha portato all’Old Trafford sia Zlatan Ibrahimovic (a parametro zero) sia Henrikh Mkhitaryan. Questi due nomi rientrano nella top-five degli affari migliori di Raiola, secondo i calcoli di Sportune. Pogba, come si può immaginare, è il numero uno; ma Ibra occupa la seconda casella, grazie al suo trasferimento datato 2009 dall’Inter al Barcellona: 69,5 milioni di euro più Eto’o e Champions nel maggio successivo a Milano.
Mkhitaryan è il terzo affare migliore della scuderia Raiola: quest’anno è stato pagato dal Manchester United 42 milioni di euro per la gioia delle casse del Borussia Dortmund. Nel 2014, invece, Raiola spostò Romelu Lukaku dal Chelsea all’Everton facendo sborsare 35,3 milioni di euro. A chiudere la classifica c’è un vero pupillo dell’agente: Mario Balotelli. Oggi ha difficoltà a trovare una squadra dopo essere stato scaricato dal Liverpool, ma nel 2010 passò dall’Inter al Manchester City per 29,5 milioni di euro. Tutti contenti, ma Raiola sempre un po’ di più degli altri.