Sconcerti arriva alla Rai accolto da una bufera di proteste e malumori di cui scrive oggi il quotidiano Il Tempo. L’accordo raggiunto con Rai Sport diretta da Gabriele Romagnoli riguarderà partecipazioni a tutte le principali trasmissioni della testata: DomenicaSportiva, 90° minuto e Calcio Champagne.
Nella conduzione della Domenica sportiva ci sarà anche Giorgia Cardinaletti, che affiancherà Alessandro Antinelli. La Cardinaletti passa così defintivamente da Rai News a RaiSport (a cui già collaborava in prestito per la Formula Uno conducendo Pole Position) e continuerà a occuparsi di F1.
«Ancora un pensionato strapagato – scrive in un comunicato l’esecutivo Usigrai – Speravamo che la Rai avesse un sussulto di ragionevolezza. E invece no. Ha deciso di proseguire nella sua strada di ricorrere all’ennesimo esterno. Ancora una volta senza job posting. E di dubbia legittimità rispetto al Contratto di lavoro integrativo».
Il sindacato dei giornalisti Rai aggiunge: «In questi giorni verrà formalizzato il contratto di collaborazione a Mario Sconcerti. Come previsto dalle regole del Piano Anticorruzione, la Rai ha fatto la obbligatoria preventiva verifica interna? A noi non risulta. Anzi ci risultano colleghe e colleghi senza incarico. Se confermate le voci, parliamo di un contratto da 200mila euro: una cifra che nessuno dei precedenti opinionisti ha mai percepito. Addirittura quasi 10 volte superiore rispetto all’opinionista usatoda RaiSport nella precedente stagione. Inoltre il contratto di lavoro integrativo Rai prevede “il generale divieto di utilizzare sotto qualsiasi forma” il personale “cessato dal servizio”. Non discutiamo la professionalità di Sconcerti, ma perché non cercare prima una risorsa interna? Magari tra quelli lasciati dall’azienda senza incarico o pretestuosamente sotto utilizzati dai loro direttori. E comunque, a proposito di pensionati, ricordiamo che ci sono colleghe e colleghi che hanno fatto la storia della Rai e dell’informazione sportiva in Italia».
«L’imminente assunzione di Mario Sconcerti in Rai attraverso un contratto di collaborazione ripropone un malcostume che a viale Mazzini prende sempre più piede, quello cioè di emarginare i professionisti e le professioniste interne a scapito degli esterni», scrive Gianni Sammarco, parlamentare di Ncd-Ap.
Nulla contro Sconcerti.
Ma è assurdo che un pensionato lascia SKY televisione privata e arrivi in RAI che è pubblica.
La regola che a 65 anni si va in pensione vale solo per alcuni e non per altri.
Assurdo.
Il solito problema dell’ Italia dove le regole non sono uguali per tutti.
Ciò è sbagliato.
Così l’ Italia non crescerà e non cambierà mai.
Come vedete il problema è sempre di serietà politica.
A proposito ma Vespa che è in pensione da tempo fino a che età avrà contratti con la TV pubblica pagata da noi cittadini?
Sempre con gli stessi ospiti ( Matone, Crepè,Bruzone Calabrese ecc ecc come se in Italia sono gli unici professionisti ) come se fosse il salotto di casa sua con i nostri soldi.
Per non parlare dei soldi che guadagna con i suoi libri pubblicizzati dalla sua presenza in RAI.
La mia domanda è : l’ Italia che Stato è?
L’Italia?Un circo.
Devono lasciare spazio ai giovani,mi meraviglio dei vertici Rai.Anche la Ferrari a novantesimo che ci sta’ a fare.
[…] Tutti vorrebbero avere una riserva così, mentre a molti girano i cosiddetti, dovendo pagare un canone RAI superiore ai 10 euro al mese, soldi che servono in parte per pagare persone come Sconcerti, che percepiscono un compenso di 200.000 euro: https://test.calcioefinanza.it/2016/08/26/stipendio-mario-sconcerti-quanto-guadagna-rai/ […]