Giuseppe Marotta (Insidefoto.com)
Giuseppe Marotta (Insidefoto.com)

Quale centrocampista europeo può meglio sostituire Paul Pogba alla Juventus? Questione di caratteristiche tecniche e tattiche, di scelta di mercato.

Sfumato Matuidi la Juventus sfoglia la margherita in attesa di capire chi sarà (e se ci sarà) il prescelto.

Abbiamo provato a interpellare i consulenti di Goalimpact.com un sistema – elaborato in Germania – che studia per ogni giocatore un indice di valutazione basato sulle reali prestazioni dello stesso.

L’obiettivo di base del sistema è quello di rendere comparabili giocatori che giocano in campionati diversi cercando di prevedere in base al loro comportamento e a dati come l’esperienza, l’età e il livello della squadra nella quale sono inseriti la loro evoluzione calcistica.

L’idea di fondo è quella di considerare i risultati reali della squadra nei minuti in cui questo giocatore è rimasto effettivamente in campo.

Chiaro che il sistema è affidabile tanto più quanto il giocatore viene osservato e misurato, quindi su grandi campioni numerici.

Non a caso il sistema inizia a monitorare i calciatori già a partire dalla Primavera.

Serve un avvertimento preliminare: un indice sintetico non può certo sostituire l’opera di selezione dell’osservatore, e non è certo esaustivo rispetto a tutte le domande che ci si possono porre in queste situazioni.

Ma in una fase prelimiare avere un’idea di quanto un calciatore influenzi i risultati della propria squadra rappresenta un dato di preselezione di assoluto interesse, prima ancora che se ne verifichi l’affidabilità.

Paul Pogba in questo senso dimostra di essere un fuoriclasse indiscusso, soprattutto se si osserva la sua evoluzione in rapporto alla previsione del massimo valore possibile per un giocatore della sua età e del suo ruolo nell’anno considerato (seconda linea).

paul-pogba

 

Difficile, quindi, sostituire nell’immediato un fuoriclasse.

E del resto lo stesso Beppe Marotta, che dovrà operare la scelta finale ammonisce – anche ma non solo per retorica – di avere l’obbligo di acquistare un giocatore che possa effettivamente migliorare il valore di una rosa già forte.

Chi può farlo?

Si è parlato molto di Matuidi. Ma stando ai dati Goalimpact (GI) la scelta poteva risultare deludente.

“Si tratta di un giocatore che non ha mai avuto l’effettività di Pogba e che poteva risultare deludente, dovuto soprattutto all’età, alla scarsa tendenza a migliorare ulteriormente, ed all’impressione data anche dalla sua curva di evoluzione che il suo picco di sviluppo sia già arrivato”.

blaise-matuidi

 

E un discorso molto simile si può fare per Alex Witsel dello Zenit. Anche lui lontano dalle performance di Pogba e – nonostante due anni meno di Matuidi – una curva di performance che indica il raggiungimento del picco.

Per il ventisettenne, addirittura, un margine di miglioramento inferiore rispetto a quello di Matuidi.

axel-witsel

 

Chi invece poteva fare al caso della Juventus, almeno prima che Antonio Conte non decidesse di tenerlo al Chelsea, era Cesc Fabregas.

Per lui vale il discorso fatto per Matuidi in termini di età e di margine di miglioramento. Il GI evidenzia tuttavia un valore decisamente superiore che porta tutt’oggi Fabregas ad essere uno dei 50 giocatori più forti del mondo.

cesc-fabregas

 

Nella tabella sottostante un prospetto sui giocatori osservati in vista di un possibile trasferimento.

Player Age GI Peak Games Minutes
Pogba 23,4 167 180 221 18017
Matuidi 29,3 151 157 604 48497
Witsel 27,6 158 162 448 38539
Tielemans 19,3 97 155 140 10707
Biglia 30,6 148 157 482 41110
Brozovic 23,8 132 142 223 17986
Fabregas 29,8 195 201 627 48183
Isco 24,3 173 179 281 19933
Khedira 29,4 177 183 405 31389

Il nome di Khedira non è stato messo a caso, nonostante sia già un componente della rosa bianconera.

Il tedesco viene da stagioni piuttosto travagliate sul piano fisico ma è stato protagonista di un avvio di stagione decisamente positivo con due reti in due partite ed una capacità di inserimento straordinaria nella fase offensiva della Juventus.

Il suo inserimento in tabella è volto soprattutto a sottolineare l’importanza che il suo totale recupero può ricoprire per i bianconeri. E del resto diversi osservatori hanno fatto notare che in 22 partite giocate da Khedira la Juventus nell’ultimo anno ne ha vinte 21 (la ventiduesima è quella contro l’Inter, finita in parità, e in cui Sami colpì un palo negli ultimi minuti).

Ultima riflessione, del tutto personale. Stante l’impossibilità di arrivare ad un giocatore subito decisivo la Juventu potrebbe (dovrebbe) puntare su un giocatore di grande prospettiva.

Tra i migliori under 20 attualmente il numero uno è Youri Tielemans dell’Anderlecht. 
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Va detto innanzitutto che il suo campione è ancora abbastanza ristretto. Ma allo stesso tempo la crescita è indiscutibile e la Juventus potrebbe scegliere di puntare subito su uno come lui, anche in considerazione del fatto che la rosa, una volta recuperato Marchisio, inserito Pjanic e alla luce del “ritrovamento” di Asamoah (che prima dell’infortunio era con Arturo Vidal uno dei giocatori cn il GI più importante), già gode di ottima salute, e che l’inserimento di un nuovo centrocampista potrebbe essere a questo punto trattato più come un problema di prospettiva che di stringente attualità.

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Un bresciano a Manchester. Tra giornalismo economico e football scouting