Il Torino ha chiuso il calciomercato estivo del 2016 con un impatto positivo di 5 milioni di euro sui conti dell’esercizio in corso: i giocatori in uscita portano un beneficio di oltre 25 milioni; gli acquisti pesano per 20. Dopo le buone gestioni finanziarie degli scorsi anni, con l’utile centrato nel 2013, nel 2014 e nel 2015, Urbano Cairo continua a controllare la società facendo quadrare i conti senza indebolire la rosa. Il club granata, a differenza di altre società di Serie A, chiude il proprio esercizio a fine dicembre di ogni anno e se i riscatti obbligatori di Bruno Peres e Maksimovic, da parte di Roma e Napoli, dovessero arrivare prima del 31/12 per il Torino il saldo del calciomercato, tra plusvalenze e risparmi su ingaggi e ammortamenti, potrebbe salire a +35 milioni.
La più importante arma contabile tra le mani granata sono proprio le plusvalenze: in questa sessione di calciomercato il Torino ne ha registrate per 10,15 milioni di euro, che si vanno ad aggiungere a quella da 1 milione già contabilizzata per la cessione di Quagliarella alla Sampdoria. Per ora nei conti estivi del 2016 ci sono quella di Glik (nove milioni) e la più modesta ottenuta con Gazzi (530 mila euro), ma potrebbe esserci spazio per registrare le plusvalenze di Peres (11,2mln) e Maksimovic (17,72mln): con i loro eventuali riscatti entro dicembre il totale potrebbe schizzare a 39,07 milioni. Se il beneficio sarà registrato nel bilancio 2016 o in quello del 2017 dipenderà da quando diventeranno effettivi i riscatti che spettano alla Roma e al Napoli.
Tra gli addii rilevanti c’è quello di Ciro Immobile che era tornato in granata a gennaio: i suoi sei mesi in prestito a Torino erano costati 850 mila euro, più l’ingaggio da 1,8 milioni. Salutarlo ha portato un beneficio di 2,6 milioni di euro e praticamente la sua partenza ripaga per un anno Valdifiori, uno dei migliori rinforzi. Tra i principali arrivi in granata sette sono a titolo definitivo (due parametri zero) e tre in prestito secco. La spesa per il costo dei cartellini è stata di poco inferiore ai 20 milioni di euro, l’impatto sul bilancio del calciomercato in entrata, invece, è stato di 20 milioni.
L’acquisto simbolo è Adem Ljajic dalla Roma: 8,5 milioni, quattro anni di contratto a 1,7 milioni a stagione. Il serbo è il calciatore con il peso maggiore sui conti granata e costerà 3,8 milioni di euro all’anno, tra ammortamento e stipendio. Tra gli arrivi in prestito, quello del portiere Joe Hart, è sicuramente il più geniale: il nazionale inglese non solo arriva gratis, ma il 60% del suo ingaggio – scrive la stampa sportiva – sarà pagato dal club proprietario del suo cartellino, il Manchester City. Hart peserà sui conti per 3,2 milioni, e contribuirà ad aumentare il monte ingaggi del Torino che va su di 6,3 milioni di euro rispetto allo scorso esercizio.
Torino saldo calciomercato, le plusvalenze di Cairo
Considerando sia le cessioni effettuate nella sessione invernale del calciomercato 2015/16 sia quelle della sessione estiva del calciomercato 2016/17 il bilancio del Torino al 31 dicembre 2016 dovrebbe registrare plusvalenze per 11,15 milioni. Nel caso in cui i riscatti di Bruno Peres e di Maksimovic da parte di Roma e Napoli dovessero diventare effettivi già nel corso del 2016, le plusvalenze che finiranno nel prossimo bilancio del Toro sarebbero invece pari a 40,07 (è compresa anche la plus da 1 milione sulla cessione di Quagliarella alla Samp).
Da quando ha rilevato il club diventandone presidente, Urbano Cairo ha realizzato plusvalenza per complessivi 137,87 milioni, con una media vicina ai 14 milioni l’anno negli ultimi 10 esercizi.