Il calcio europeo resta unito e guarda al futuro grazie alla scelta della UEFA di riformare la Champions League. Ne è convinto Karl-Heinze Rummenigge, presidente dell’European Club Association e numero uno del Bayern Monaco. L’ex calciatore ha detto di guardare “con favore alla decisione della UEFA, una scelta giusta per il calcio europeo. Sono particolarmente contento – ha detto – che tutta la comunità rimanga unita e che si guardi avanti”. Come dire, meglio continuare a vivere secondo la tradizione, restare legati alla UEFA e poter sognare ancora la Champions League nelle stagioni future piuttosto che cambiar registro e puntare alla SuperLega.
Del resto era stata proprio l’Eca a sostenere con forza la nascita della nuova Champions, la migliore delle scelte possibili, per rilanciare il calcio del vecchio continente. Il suo board aveva già espresso in maniera unanime l’approvazione di quei cambiamenti che modificheranno i connotati della più celebre competizione mondiale per club. Grazie alla nuova formula, dal 2018-2019 le quattro leghe più importanti d’Europa – Premier, Liga, Bundesliga e Serie A – potranno qualificare alla fase a gironi della Champions League direttamente quattro club: in totale saranno 16 su 32 squadre ammesse, il restante 50% sarà diviso tra tutte le altre federazioni associate alla UEFA.
Oltre alle importanti novità sportive, con la riforma della Champions annunciata a fine agosto cambia anche la governance del torneo. Come è stato spiegato, l’Eca farà parte di una società partecipata al 50% dalla UEFA che servirà a determinare il futuro e la gestione delle competizioni per club in Europa. I dirigenti della UEFA Club Competitions SA saranno nominati a metà dai club e dell’autogoverno europeo del calcio che, da quel momento in poi, diventeranno di fatto soci.