kovacic flop real madrid
Mateo Kovacic (insidefoto.com)

Nonostante la Champions alzata a San Siro, la stagione 2015/16 per Mateo Kovacic non è stata all’altezza delle aspettative. Sbarcato a Madrid dall’Inter, il giovane croato non è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante né con Benitez né con Zidane, finendo spesso ai margini. E diventando, così, il peggior acquisto dell’anno. 

È quanto riporta uno studio di “Prime Time Sport”, agenzia di marketing e analisi fondata da Esteve Calzada, ex Chief Marketing e Commercial Officer del Barcellona. Secondo il rapporto, infatti, tra i 10 acquisti più costosi della stagione 2015/16, Kovacic è stato quello con il peggior rendimento.

L’ex Inter è stato infatti il decimo acquisto più costoso dell’estate 2015, grazie ai 29 milioni di euro versati dal Real Madrid ai nerazzurri. Davanti al centrocampista croato classe 1994 ci sono stati gli affari De Bruyne (76 milioni), Di Maria (63), Sterling (60), Martial (50), Benteke (47), Otamendi (45), Firmino (41), Arturo Vidal (37) e Draxler (36).

kovacic flop real madrid

 

Lo studio di “Prime Time Sport” inoltre analizza anche il rendimento dei giocatori. A livello di percentuale di minuti giocati, la classifica vede in ordine Otamendi (78%), Martial (77%), Arturo Vidal (67%), Di Maria (62%), De Bruyne (59%), Firmino (58%), Draxler (58%), Sterling (56%), Benteke (44%) e, appunto, Mateo Kovacic, con solo il 30% dei minuti a disposizione disputati in campionato. In questo avvio di stagione, Kovacic ha giocato 90′ a San Sebastian contro la Real Sociedad, mentre Zidane ha escluso l’ex interista dalla gara con il Celta, preferendogli Casemiro, Kroos e Modric.

Il successo in Champions League ha inoltre alzato la cifra incassata dall’Inter per il croato: oltre ai 29 milioni fissi, il club nerazzurro riceverà ulteriori 2 milioni di bonus, grazie all’approdo in finale e alla vittoria a San Siro contro i cugini dell’Atletico Madrid.

PrecedentePanini lancia Bomber, nuovo magazine dedicato al calcio: in edicola dal 10 settembre
SuccessivoAlle spalle dei Big5, diritti tv e stadio: gli incassi dei campionati minori d’Europa