Il padiglione Coca-Cola, che ad Expo 2015 aveva raccolto circa 400 mila visitatori, rinasce a Milano Famagosta e diventa il primo playgroung coperto del capoluogo lombardo.
A meno di un anno dalla fine dell’Esposizione Universale, la multinazionale americana ha mantenuto la promessa donando al Comune di Milano la struttura che è stata inaugurata lunedì 3 ottobre alla presenza del sindaco Giuseppe Sala, dell’assessore al Turismo, Sport e Tempo Libero, Roberta Guaineri, e dal direttore generale di Coca-Cola Italia, Evguenia Stoitchkova.
I lavori, partiti nel mese di aprile, oltre alla realizzazione del playground coperto – la cui fruizione sarà libera e gratuita – hanno riguardato anche la riqualificazione totale dei due campi da gioco già presenti all’interno del parco, garantendo così ai cittadini del quartiere un’area di inclusione e aggregazione completamente rinnovata.
«Oggi», ha commentato Sala, «è una giornata importante per i cittadini di Municipio 6. Con l’apertura di questo playground coperto e la sistemazione del campo da basket esistente i ragazzi avranno l’opportunità di praticare sport in una struttura adeguata, direttamente nel parco del loro quartiere».
«La scelta di Coca-Cola di dare una nuova vita al padiglione che ha accolto migliaia di visitatori durante l’Expo», ha aggiunto il sindaco di Milano, «ci rende doppiamente felici: da una parte consente al messaggio di sostenibilità e vivere sano promosso dall’Esposizione Universale di diventare eredità tangibile per la città; dall’altra indica in maniera chiara ciò che la nostra amministrazione intende compiere per rendere le periferie più servite e accoglienti. Lo sviluppo delle zone periferiche della città, infatti, passa anche attraverso la collaborazione proficua tra pubblico e privato».
All’inaugurazione del playground a Famagosta hanno partecipato le scuole della zona, i cittadini e le associazioni locali, ma anche alcuni testimonial d’eccezione: la ginnasta Carlotta Ferlito, il nuotatore Luca Dotto e il capitano della Nazionale di pallanuoto Stefano Tempesti, atleti dell’Italia Team Coca-Cola.
«Questa giornata», ha detto l’assessore al Turismo, allo Sport e al Tempo libero, Roberta Guaineri, «testimonia in maniera concreta come lo sport sia un veicolo naturale di aggregazione e socialità. Dotare la città di spazi per favorirne la pratica ricreativa significa contribuire in maniera effettiva al miglioramento della qualità della vita nei nostri quartieri».
«Guardiamo con fiducia a questo progetto, con la speranza che possa integrarsi profondamente nella vita del quartiere e diventare un modello per iniziative simili da replicare in altre zone della città», ha aggiunto Guaineri.
Il padiglione Coca-Cola era stato ideato e progettato, sia in funzione di EXPO Milano 2015 sia per l’adattamento alla sua seconda vita, dall’architetto Giampiero Peia (Peia Associati), insieme all’agenzia di brand experience MKTG.
I lavori sono stati gestiti dall’impresa di costruzioni Floreani e Fornari che ha utilizzato materiali sostenibili mentre Mapei, società di proprietà del patron del Sassuolo Calcio, Giorgio Squinzi, ha fornito la pavimentazione che utilizza la tecnologia MAPECOAT TNS REMOVE system, ideata specificamente per “riportare a nuova vita” strutture sportive esistenti.
«Siamo felici e soddisfatti di aver mantenuto la nostra promessa. Oggi abbiamo avuto concreta dimostrazione del fatto che la collaborazione tra istituzioni e aziende private, con i propri comportamenti virtuosi, crea valore per i cittadini dei territori nei quali operano», ha dichiarato il direttore generale di Coca-Cola Italia Evguenia Stoitchkova.
«La collaborazione con il Comune di Milano è iniziata con la precedente amministrazione per l’individuazione dell’area ed è continuata con l’attuale per il completamento della donazione del Padiglione che, ci tengo a ricordarlo, è stato progettato sin da subito per poter essere riutilizzato per un progetto a beneficio della comunità locale».
Il Comune di Milano ha inoltre lanciato un avviso di manifestazione di interesse, scaduto il 15 luglio scorso, per l’individuazione di un’associazione o di un’organizzazione no profit capace di animare l’area nei prossimi due anni. Il progetto selezionato è ora al vaglio dalla The Coca-Cola Foundation, la quale potrà, eventualmente, finanziarlo.