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Gianni Infantino con Pierluigi Collina e Roberto Rossetti prima della partita Italia-Francia Insidefoto

Mercato più trasparente, rose bloccate e un freno al ricorso eccessivo ai prestiti. Il presidente della FIFA, Gianni Infantino, è pronto a correre incontro a club e federazioni minori e in una intervista all’agenzia Reuters sostiene la necessità di una vera e propria rivoluzione nella disciplina dei trasferimenti di calciatori.

Una presa di posizione destinata a far discutere, anche perchè prelude ad un radicale cambiamento.

Infantino ipotizza una “pulizia generale”  del sistema dei trasferimento e parla di mettere fine a quello che definisce “accaparramento” di calciatori che rende possibile per un top club avere decine di giocatori in prestito.

“La percezione che spesso si ha – sono le parole di Gianni Infantino – è che ci sia sempre qualcosa di strano nei trasferimenti. Il calcio fa muovere circa due miliardi di dollari in due mesi, per questo bisogna assicurarsi che il sistema sia il più possibile pulito”.

Il primo punto: fare chiarezza su come i soldi vengono suddivisi tra club, giocatori e agenti.

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Paul Pogba (Insidefoto.com)

Va ricordato che la FIFA è responsabile della regolamentazione dei trasferimenti tra club di paesi diversi in base alle norme vigenti sulla base di un accordo con la Commissione europea stipulato nel 2001.

“Dopo 15 anni – è l’idea di Infantino – è giunto il momento di rivedere seriamente e portare un po ‘più di trasparenza e un po’ più di chiarezza”.

Il sindacato dei calciatori FIFPro lo scorso anno ha lanciato una denuncia alla Commissione europea, sostenendo che il sistema attualmente vigente contrasta con il diritto europeo della concorrenza, perché solo un piccolo numero di club dai più grandi campionati possono permettersi di acquistare i cartellini dei migliori giocatori.

Ora FIFPro potrebbe ritrovarsi un alleato insperato, nientemeno che il presidente FIFA.

Un esempio? Il Chelsea in questo momento ha 37 giocatori in prestito ad altri club (lo dice il sito della squadra).

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“Credo che non sia giusto, ma è permesso. E non mi sembra giusto, permettere ad un club di acculumare giocatori da parcheggiare a destra e a sinistra: non è un bene per il giocatore e nemmeno per la società stessa”.

Per questo afferma Infantino: “Dobbiamo lavorare sui limiti di dimensione della squadra”.

Infantino si è soffermato soprattutto sul mercato ma non si è detto preoccupato per gli striscianti progetti di Superlega: “Con il dialogo – ha minimizzato – possiamo trovare sempre soluzioni concrete per aiutare tutti nel modo giusto”.

Infine il presidente FIFA ha rilanciato il suo progetto di mondiale a 48 squadre con un playoff per 32 squadre prima dell’inizio del mondiale stesso, ed ha minacciato l’esclusione delle nazionali da Russia 2018 in caso di intemperanze del pubblico.

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