Il suo contratto scadrà il prossimo 30 giugno. L’intento è di pensare ad un lavoro più lungo se tutto dovesse funzionare, in particolare l’alchimia con gli altri dirigenti del settore presenti in società, a partire dal direttore sportivo Carlo Osti.
Pradè si sta già muovendo con la squadra, che domani alle 16 sarà ricevuta dal papa.
Pradè, è arrivato a Genova, su proposta dell’avvocato Romei, per fare da collante fra società e area tecnica.
Nella testa del “direttore generale di fatto” della Sampdoria, Pradè può ricomporre con Osti la coppia che a Firenze aveva formato con il direttore tecnico Eduardo Macia.
Tanto più che Pradè può contare sui suoi buoni rapporti con alcuni personaggi piuttosto importanti nel calcio di oggi.
Uno, ad esempio, è Fali Ramadani, potente agente che alla Samp in estate ha portato Djuricic a parametro zero, ma con un ricco stipendio di 850mila euro.
Ramadani ha lavorato moltissimo con la Fiorentina di Pradè, così come Alessandro Lucci, che un anno fa aveva condotto a Genova mister Montella dalla Fiorentina e due anni fa Muriel dall’Udinese.
Una scommessa, quella della Sampdoria, con il rischio di una sovrapposizione di competenze tra Pradè e Osti molto forte. Funzionerà? A fine campionato sapremo come.