Il cda di Saras ha approvato i conti dei primi nove mesi dell’anno con un utile di 116,6 milioni di euro, in calo del 61% rispetto ai 296,8 milioni dello stesso periodo del 2015. I ricavi si attestano a 4,75 miliardi in diminuzione del 29%. L’ebitda si è attestato a 358,8 milioni in calo rispetto ai 611conseguiti nei primi nove mesi del 2015. Gli investimenti nei primi nove mesi del 2016 sono stati pari a 94 milioni e principalmente dedicati al segmento Raffinazione (85,7 milioni). La Posizione Finanziaria Netta al 30 settembre 2016 è risultata positiva e pari a 215 milioni, in miglioramento rispetto alla posizione già positiva per 162 milioni al 31 dicembre 2015.
«Il terzo trimestre è stato caratterizzato da uno scenario della raffinazione con luglio e agosto sotto pressione e settembre in decisa ripresa. Saras ha scelto di approfittare della congiuntura di mercato che premiava l’accumulo di gasolio per la successiva vendita nel quarto trimestre. Questa decisione commerciale si è rivelata corretta e, sebbene abbia limitato i risultati realizzati al 30 settembre, consentirà di migliorare la marginalità nell’ultimo trimestre dell’esercizio», ha commentato il presidente Gian Marco Moratti. «Sono compiaciuto per la storica decisione dell’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) che ha stabilito l’entrata in vigore di nuovi stringenti limiti sulle emissioni per i combustibili navali a decorrere dal 1° gennaio 2020, in largo anticipo rispetto alle ipotesi iniziali. Sebbene sia prematuro e difficile fare il bilancio delle ripercussioni che tale decisione avrà sul mercato petrolifero nel suo complesso, non vi è dubbio – ha aggiunto Moratti – che Saras è in posizione privilegiata per cogliere appieno le nuove opportunità da essa eventualmente derivanti. Per me è motivo di grande orgoglio veder premiata la lungimiranza della strategia industriale che il nostro Gruppo ha attuato, in maniera coerente e costante, attraverso i decenni».
Il gruppo ritiene di potere realizzare per l’intero esercizio un premio mediamente pari a 4 dollari al barile rispetto al margine di riferimento Emc benchmark. È attesa fortemente positiva a fine anno anche la posizione finanziaria netta «dato che i flussi di cassa derivanti dalla gestione operativa dovrebbero risultare superiori agli esborsi per investimenti, per i dividendi pagati a maggio, variazioni di capitale circolante e il pagamento di una porzione del greggio acquistato dall’Iran nel 2012». «Saras è in posizione privilegiata per cogliere appieno le nuovo opportunità sul mercato petrolifero», ha concluso il presidente Gian Marco Moratti.