“Non intendo candidarmi, non credo di essere la persona giusta e sono troppo legato alla Sampdoria”. Lo ha detto l’avvocato Antonio Romei, braccio destro del presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, in merito alle voci come possibile candidato alla presidenza della Lega Calcio.
La risposta è arrivata in occasione della presentazione del responsabile dell’area tecnica blucerchiata Daniele Pradè. Romei ha aggiunto: “Voglio dare un contributo, ma senza candidarmi, per fare sì che il nostro calcio possa adeguarsi alle nuove regole di competizione che ormai è internazionale“.
Non sarà quindi Romei a puntare alla successione di Maurizio Beretta. «È stato fatto il mio nome e mi fa piacere – le sue parole -, ma non ho assolutamente intenzione di fare il presidente della Lega. Sono troppo coinvolto nella Samp, ormai sono invaghito di questi colori, ci vorrà una persona indipendente ».
L’obiettivo, piuttosto, è qello di far crescere il peso della Sampdoria: «Non vorrei essere presuntuoso ma la Samp in Lega è molto ascoltata. Proprio perché siamo fra quelli più aperti al cambiamento, con spirito di iniziativa per migliorarci», ha detto Romei.
Al di là delle belle parole, il peso blucerchiato potrebbe presto tradursi in qualcosa di più concreto. Oggi Corte Lambruschini, e più in generale la Genova calcistica, non è rappresentata nei vari organi direttivi della Lega. Fra le società dalla fascia blucerchiata in giù ci sono l’Udinese, il Chievo, l’Atalanta, il Palermo. Non la Samp.
A gennaio e febbraio, quando si andrà a votare, le cose con buona probabilità cambieranno e dentro la Sampdoria la posizione di Pradè è proprio quella che più si addice al ruolo di consigliere in via Rosellini.
Del resto lo stesso Pradè ieri ha commentato così: «Ogni comparto sportivo in un club è istituzionale, non esiste più la figura “soltanto” sportiva dentro una società».